Anno IX - Numero 12
La guerra non è mai un atto isolato.
Carl von Clausewitz

martedì 23 aprile 2024

Il Piano Mattei si è fermato a Tunisi

Altro giro, altro buco nell’acqua per la premier italiana, Giorgia Meloni, che da quando si è insediata a Palazzo Chigi ha deciso di dover diventare la trascinatrice di un’Europa (o meglio di un globo terracqueo) neghittosa verso il tema dell’immigrazione

di Mario Seminerio

Dopo essersi trascinata al seguito la frastornata Ursula Von der Leyen, bisognosa di voti per una rielezione alla guida della Commissione Ue che pare sempre più a rischio, il 17 aprile Meloni è tornata in solitaria dall’autocrate tunisino Kaïs Saïed con un nuovo cesto di caramelle e dolciumi, solo per sentirsi rispondere che i dolci non piacciono al rais della sponda sud.
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Cina e Vietnam puntano sull’ulteriore rafforzamento dei legami

Il Ministro degli Esteri del Vietnam Bùi Thanh Sơn e il suo omologo cinese Wang Yi si sono incontrati nella provincia del Guangxi, promuovendo il rafforzamento dei legami bilaterali e discutendo questioni di cooperazione strategica ed economica

di Giulio Chinappi

Nella prima settimana di aprile, il Ministro degli Esteri vietnamita Bùi Thanh Sơn ha effettuato una visita ufficiale nel Guangxi, provincia della Cina meridionale che confina con il nord del Vietnam, incontrando nella giornata del 4 aprile il suo omologo cinese Wang Yi. In quest’occasione, i due diplomatici hanno ribadito la grande importanza delle relazioni bilaterali sino-vietnamite, concordando di elevare il partenariato cooperativo strategico globale stipulato oltre quindici anni fa e costruire una comunità con un futuro condiviso in Asia e nel mondo.
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sabato 20 aprile 2024

Amazon chiude i negozi senza cassa: avevano bisogno di troppi cassieri

L’intelligenza artificiale doveva liberarci dal lavoro, ma il caso Amazon racconta l’ennesima storia di sfruttamento degli umani

di Luca Pisapia

C’era una volta, tanto tempo fa, un turco meccanico che viaggiava per il regno dell’imperatrice d’Austria. Questo turco era una macchina. Un automa che sfidava a scacchi i migliori giocatori del regno. E li batteva. La magia della tecnica travalicò i confini, tutti ne parlavano con meraviglia. E un giorno la macchina fu spedita a incantare il nuovo mondo. Giunse così fino a Baltimora, dove un giovane scrittore decise di non lasciarsi abbagliare dalle presunte meraviglie del progresso.
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martedì 16 aprile 2024

All’economia europea serve più del taglio dei tassi

La Bce continua a mantenere una politica monetaria restrittiva. Ma ancheun eventuale calo dei tassi non risolverà i gravi problemi dell’economia europea senza passi avanti nella realizzazione dell’Unione monetaria e dell’Unione del mercato dei capitali

di Angelo Porta

Nella riunione dell’11 aprile, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento, perché “le nuove informazioni hanno sostanzialmente confermato la precedente valutazione circa le prospettive di inflazione a medio termine”.

Per comprendere quali effetti possa avere sull’economia europea questa scelta, facciamo un passo indietro.

A fine 2020 il tasso di inflazione nell’Eurozona misurato dalle variazioni percentuali sui dodici mesi dell’Iapc (Indice armonizzato dei prezzi al consumo) è leggermente negativo (-0,30 per cento). Nel luglio 2021 supera il 2 per cento, per portarsi a fine anno al 5 per cento.
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Tutti vogliono aprire un ristorante, ma dopo cinque anni la metà chiude

Al Sud si registra la più alta l’incidenza delle imprese guidate da under 35, in particolare in Campania e Calabria. È la prova di quanto il settore sia attrattivo tra i giovani nelle aree del Paese dove è maggiore la disoccupazione. Ma questi dati nascondono anche il rischio di improvvisazione e di aperture «per necessità»

di Lidia Baratta

La storia è più o meno questa. Un amico di famiglia perde il lavoro in fabbrica, ha quasi cinquant’anni e non trova altro. Decide di aprire una pizzeria, investendo tutti i suoi risparmi e prendendo in prestito molti soldi. La pizza non è buona, il locale è quasi sempre vuoto. Dopo meno di due anni, chiude: lui perde tutto e le persone assunte (con contrattini sottopagati) non hanno più un lavoro.

Chi non conosce qualcuno che a un certo punto ha detto: «Ma perché non ci apriamo un bel ristorante?»
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Amministrative in Turchia, perché Erdoğan ha perso

Le amministrative in Turchia dello scorso 31 marzo hanno segnato una storica vittoria per il Partito Popolare Repubblicano (CHP). Il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha ammesso la sconfitta, probabilmente dovuta alle scelte economiche ed internazionali del governo turco

di  Andrea Lazzaroni

Fahrettin Altun, il responsabile della comunicazione della presidenza turca, nella tarda serata di domenica 30 marzo ha comunicato su X che Recep Tayyip Erdoğan si sarebbe rivolto alla nazione poco dopo la mezzanotte.

Il discorso dal balcone della sede del partito dell'AKP ad Ankara dopo ogni tornata elettorale è una sorta di tradizione, a differenza del passato il presidente turco ha però dovuto commentare una cocente sconfitta.

"Purtroppo questa volta l'esito non è stato quello da noi sperato" ha concesso Erdoğan, "ma c'è del buono in ogni sconfitta, così solevano dire i nostri vecchi", ha poi aggiunto.

Un discorso dai toni non accesi: il presidente turco ha preferito mantenere un basso profilo, lodando la tradizione democratica della Turchia e ammettendo la necessità di rispettare la volontà degli elettori.
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Case green: l’hybris europea e gli sperperi italia

Crescerà il divario tra le case energeticamente efficienti (quelle dei ricchi) e quelle che non tengono il passo delle nuove regole

di Istituto Bruno Leoni

La direttiva sull’efficienza energetica degli edifici è stata approvata col voto contrario dell’Italia e dell’Ungheria e l’astensione di Repubblica Ceca, Croazia, Polonia, Svezia e Slovacchia. E’ il trionfo del dirigismo europeo e creerà problemi enormi a un paese come l’Italia sostanzialmente privo di spazio fiscale.

Ma soprattutto rischia di ampliare artificialmente la forbice sociale tra i ricchi, proprietari di case ristrutturate che il mercato apprezzerà e valorizzerà, e i poveri, le cui abitazioni si venderanno a sconto per effetto delle basse prestazioni energetiche più ancora di quanto già non accada.
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sabato 30 marzo 2024

Quali sono le professioni a rischio con l’intelligenza artificiale

La struttura industriale italiana potrebbe rallentare gli effetti dell’intelligenza artificiale sul lavoro. Tutte le professioni saranno interessate dall’IA. Ma quelle che richiedono livelli di istruzione medio-alti subiranno le conseguenze maggiori

di Aa. Vv.

Il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale degli ultimi anni ha alimentato un’ampia discussione sulla ricaduta della nuova tecnologia sulle nostre vite. Uno degli aspetti più dibattuti riguarda le conseguenze che potrebbe avere sul mercato del lavoro, rendendo obsolete alcune professioni e aumentando la produttività o la domanda per altre. È opinione comune fra gli esperti che l’impatto sia ancora limitato, ma destinato a crescere in futuro.
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venerdì 29 marzo 2024

Catherine Malabou: «L’AI è un’estensione logica della storia dell’intelligenza»

Cos’è l’intelligenza? E come cambia, se cambia, nella sua versione artificiale? 

di Marco Dotti

Apprendimento automatico, apprendimento profondo, chip cerebrale. L’intelligenza artificiale ha compiuto notevoli progressi negli ultimi anni, ma questa rapida evoluzione solleva altrettanti interrogativi etici ed esistenziali, oltre alle preoccupazioni per le sue implicazioni sociali.

Avremo ancora un lavoro domani? La nostra intelligenza sta diventando inutile e obsoleta? Le macchine prenderanno il nostro posto? Domande del genere, di solito, sottintendono già delle risposte. Ma non possiamo essere così ingenui da ascoltarle, perché come osservava sarcastico il sociologo Pierre Bourdieu, nelle sue Meditazioni pascaliane (Feltrinelli, 1997), «quel che accade oggi con l’Intelligenza Artificiale non è altro che la versione contemporanea di un vecchissimo problema politico.
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mercoledì 27 marzo 2024

Romania, inflazione alle stelle

La Romania è il paese con il più alto tasso d’inflazione dell’Unione Europea, che a gennaio ha raggiunto il 7,3% su base annua. Nonostante la crescita delle retribuzioni, per mantenere una vita dignitosa oggi bisogna spendere il 40% in più rispetto a soli tre anni fa

di Mihaela Iordache

Se si dovesse chiedere ad un cittadino romeno come vanno le cose nel suo paese, è probabile che inizierebbe illustrando la situazione economica sempre più difficile, che lo costringe a fare sempre più calcoli e strategie, almeno quando si tratta di fare la spesa giornaliera. Vi parlerà poi della guerra al confine, in Ucraina, e dell’attuale anno elettorale presentando non poche critiche verso la classe politica romena.
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L’Ucraina e la quadratura del cerchio del presidente Macron

Come definire l’invito di Emmanuel Macron a non escludere l’invio di truppe occidentali in Ucraina? È una conversione sulla via di Damasco per un presidente che ha coltivato a lungo il dialogo con Vladimir Putin, sostenendo che la Russia non dovesse essere umiliata e, fino a poco tempo fa, ripeteva costantemente che la Francia non era in guerra con la Russia? Potrebbe essere. Ma nulla è meno certo

di Olivier Dupuis

Il momento non è casuale. Le elezioni europee si avvicinano e i sondaggi non promettono niente di buono. Il partito del presidente si attesta al diciotto-diciannove per cento, quattro punti in meno rispetto al 2019, mentre il Rassemblement National di Marine Le Pen dovrebbe guadagnare cinque o sei punti, arrivando al ventotto-ventinove o addirittura al trenta per cento. Se i risultati elettorali dovessero rispecchiare più o meno queste previsioni, le conseguenze in Francia sarebbero relativamente limitate, a tre anni dalle prossime elezioni presidenziali, viste le caratteristiche del sistema istituzionale francese.
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martedì 26 marzo 2024

La statalizzazione della responsabilità di impresa

L’idea di fondo è che le imprese debbano essere forzate a perseguire obiettivi che vanno ben oltre la loro responsabilità stretta

di Istituto Bruno Leoni 

Si è conclusa (il 18 marzo, n.d.r.) la consultazione pubblica organizzata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in merito allo schema di recepimento della Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd), relativa agli obblighi di redazione dei bilanci di sostenibilità da parte delle aziende. La direttiva impone alle imprese di rilevare e divulgare informazioni relative alle loro attività e ai relativi impatti sulle persone e l’ambiente, in modo da canalizzare i capitali verso gli investimenti “sostenibili”. Sembra tutto ragionevole e utile a una maggiore trasparenza, ma dietro questa logica si nascondono rischi enormi.

Il primo rischio riguarda le modalità e i criteri adottati per il monitoraggio e la rendicontazione degli impatti delle attività delle imprese.

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Francia, canarino nella miniera del populismo fiscale

I problemi di bilancio non sono solo italiani. Non significa che siano meno gravi, ma con una Germania in crisi esistenziale e una Francia che sta rapidamente scivolando nel populismo, che mina i conti pubblici, la reintroduzione del Patto di Stabilità della Ue, con la stretta fiscale prevista per fine anno, rischia di essere un detonatore

di Mario Seminerio

Nel 2023, il rapporto deficit-Pil della Francia è stato del 5,5 per cento, contro attese per un valore di 4,8 per cento. Il dato giunge a sorpresa ed è causato, secondo l’interpretazione del ministro delle Finanze, Bruno Le Maire, da un minore gettito d’imposta per 21 miliardi di euro.
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Dal caso Ferragni al Ddl “Beneficenza”: serviva una nuova legge?

Il Codice del consumo sancisce il divieto di pratiche commerciali ingannevoli. Il divieto comporta, tra le altre cose, che deve esserci chiarezza su ogni elemento connesso alla vendita. A queste norme, si aggiungono il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale elaborato dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria e le recenti linee guida dell’Agcom relativamente agli influencer “professionali”, con il rischio di sovrapposizioni. Sarebbe bastato inserire espressamente nell’elenco delle pratiche commerciali ingannevoli, indicato dal Codice del consumo, la condotta di chi viola gli obblighi di trasparenza verso i consumatori per iniziative benefiche, anziché farne oggetto di un autonomo provvedimento

di Vitalba Azzollini

La regolazione non dovrebbe seguire la scia degli impatti emozionali che episodi di attualità suscitano nell’opinione pubblica. Ma a volte è proprio così che si legifera in Italia. Il disegno di legge “Beneficenza” – volto a disciplinare le ipotesi di iniziative benefiche connesse alla vendita di prodotti – pare esserne l’ultimo esempio.
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La prudenza delle banche centrali

Perché le banche centrali sono così riluttanti a tagliare i tassi d’interesse? Semplicemente perché l’economia tradizionale è incapace di prevedere il futuro in un mondo caratterizzato dal susseguirsi di crisi: dalla pandemia al protezionismo, alle guerre

di Rony Hamaui

Il 21 marzo la Banca nazionale svizzera ha abbassato inaspettatamente il suo tasso guida di 25 punti base, portandolo all’1,5 per cento, dopo che a febbraio l’inflazione nella Confederazione elvetica era scesa all’1,2 per cento. È la prima banca centrale di un paese sviluppato a ridurre i suoi tassi ufficiali. Tuttavia, la Svizzera è un paese particolare, in eterna lotta con una moneta che continua a rivalutarsi, dove il picco di inflazione raggiunto nell’agosto del 2022 si è attestato al 3,5 per cento e da molti mesi viaggia sotto la soglia del 2 per cento.
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giovedì 29 febbraio 2024

Pista di bob, l’ennesimo orrore di Milano-Cortina 2026

Partiti all’improvviso i cantieri con l’abbattimento di cinquecento larici secolari. Per un impianto che rischia di non vedere mai la luce

di Luca Pisapia 

Uno al minuto. Nel giro di qualche ora a Cortina, su un area di poco più di due ettari di terreno, sono stati abbattuti quasi cinquecento larici. La maggior parte alberi secolari. Il tutto per far posto all’impianto sportivo che ospiterà le gare di bob, skeleton e slittino per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. O meglio, il tutto per fare posto all’ennesimo scempio economico, sociale e ambientale.

Perché non è assolutamente detto che l’impianto sarà pronto per l’inizio dei Giochi. Anzi, con tutta probabilità non lo sarà. E soprattutto non è detto che il Cio (Comitato Olimpico Internazionale) che aveva chiesto – per non dire preteso – che le gare di bob fossero ospitate all’estero, approvi l’impianto.
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mercoledì 28 febbraio 2024

Germania, qual è il programma di Sarah Wagenknecht per le elezioni europee?

Nella bozza del programma elettorale per le europee del Bündnis Sahra Wagenknecht (Bsw) l’Europa viene definita “colonia digitale” degli Stati Uniti, si rifiuta con forza l’adesione dell’Ucraina, si chiede di non proibire i motori a combustione e di riprendere le importazioni di gas russo

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Il Bündnis Sahra Wagenknecht (Bsw) in caso di vittoria elettorale intende sforbiciare l’Unione Europea e tra le altre cose, smantellare l’attuale politica di protezione del clima. Ad esempio, lo scambio di certificati di CO₂ deve essere abolito. “Questo scambio di certificati è del tutto inadatto a raggiungere gli obiettivi di politica climatica”, si legge nella bozza del programma elettorale europeo del nuovo partito, resa disponibile anche allo Spiegel.
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Il cambio di rotta di von der Leyen e il baricentro Ue spostato sempre più a est

Se la presidente della Commissione europea fosse confermata per un secondo mandato, la sua agenda politica sarebbe orientata più su sicurezza e difesa in funzione anti russa. In questo nuovo quadro politico, la Polonia e i Paesi Baltici potrebbero aspirare a ruoli di peso

di Matteo Fabbri

A margine del Consiglio federale dei cristiano-democratici tedeschi (Cdu) di qualche giorno fa a Berlino, Ursula von der Leyen ha annunciato che intende ricandidarsi per un secondo mandato alla presidenza della Commissione europea. La decisione è stata «consapevole e ben ponderata». L’ufficialità dovrebbe arrivare durante il prossimo congresso del Partito Popolare europeo che si terrà a Bucarest il 6 e il 7 marzo. La presidente della Commissione europea affronterà una sfida diversa rispetto a cinque anni fa. Stando ai sondaggi potrebbe prefigurarsi nuovamente una maggioranza di centro con socialisti e liberali ma l’ascesa dei partiti nazionalisti e della destra è un fattore che non può essere trascurato.
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martedì 27 febbraio 2024

Reddito di cittadinanza, i numeri di un’esperienza chiusa

Quanti e chi sono stati i beneficiari del Reddito di cittadinanza? Un’analisi della misura eliminata dal governo per capire l’area geografica di residenza, la cittadinanza di chi lo ha richiesto e la presenza o meno di minori e disabili in famiglia

di Massimo Baldini e Stefano Toso

Con il primo accredito mensile dell’Assegno di inclusione, avvenuto il 26 gennaio, può dirsi definitivamente conclusa l’esperienza del Reddito di cittadinanza (che diventa Pensione di cittadinanza se in famiglia tutti hanno almeno 67 anni), la misura di politica attiva del lavoro e di contrasto della povertà in vigore dall’aprile 2019 al dicembre 2023. A prenderne il posto sono ora il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) e l’Assegno di inclusione (Adi).

È ancora presto per avere un quadro attendibile dell’impatto delle nuove misure, anche se i primi dati sembrano confermare le previsioni di una notevole riduzione nel numero di beneficiari rispetto al Rdc.
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Nuovi Btp Valore: non sono una fregatura, ma per non rischiare è meglio altro

Prima i Btp Futura, poi i Btp Valore e magari l’anno prossimo tireranno fuori un altro nome, che ugualmente non significa nulla. O addirittura serve a mettere in sordina figuracce passate. Vedi i Futura in perdita di un 33% in termini nominali rispetto al prezzo di sottoscrizione

di Beppe Scienza*

Nella sostanza, sono sempre titoli di Stato a tasso fisso con soltanto qualcosetta di diverso: cedole crescenti, un premiolino per chi li tiene fino al rimborso, modestissimi interessi aggiuntivi al verificarsi di determinati eventi ecc. È successo spesso, pure per la nuova emissione del Tesoro di Btp Valore 2023-28, partita il 2 ottobre. Ed è rimasta invariata persino l’antipatica regola di comunicare i tassi definitivi solo “dopo” la chiusura del collocamento per i risparmiatori che vengono quindi costretti a comprare a scatola chiusa, mentre gli investitori istituzionali possono decidere in condizioni di informazione completa.
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Nodo immigrazione: tentativo di governo per Biden, campagna elettorale per Trump

Donald Trump critica il disegno di legge sull’immigrazione senza leggerlo, preferendo sfruttare il tema per fini elettorali, e ostacolando il progresso legislativo attraverso la sua influenza. Il nuovo articolo di Domenico Maceri sulla politica statunitense

di Domenico Maceri

«È un pessimo disegno di legge per la sua carriera». Così Donald Trump ha commentato l’intesa sull’immigrazione guidata da James Lankford, senatore repubblicano dell’Oklahoma, preparata in cooperazione con Kyrsten Sinema, senatrice indipendente dell’Arizona, e Chris Murphy, senatore democratico del Connecticut. Trump non aveva nemmeno letto la bozza del disegno di legge, ben 370 pagine di testo, ma aveva bocciato l’iniziativa perché vuole usare il caos al confine col Messico nella campagna elettorale. L’ex presidente vede l’immigrazione come punto debole di Joe Biden e non vuole parlare di soluzioni che potrebbero aiutare il suo probabile rivale alle presidenziali di quest’anno.

La bozza sull’immigrazione consisteva in realtà di un pacchetto di 118 miliardi di dollari che includeva anche fondi per l’Ucraina, Israele e alcuni Paesi dell’Asia.
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venerdì 23 febbraio 2024

Breve storia della nostra inerzia

Ha una lunga storia l’inerzia. Lunga e accidentata. Tutta da scrivere. Non è soltanto un oggetto d’analisi o un tema di riflessione. L’inerzia ci compete. Ci siamo dentro, ne siamo parte. I suoi molti nomi (accidia, malinconia, noia, apatia, e l’ultima delle sue figure, “la stasi ad alta velocità” di cui parla il sociologo Hartmut Rosa), la sua ipotetica storia, sono tra i miei pensieri impazienti fino all’assillo

di Maurizio Ciampa

Insediata da sempre nel recinto dell’esperienza umana, l’inerzia compendia i suoi umori corrosivi, i fantasmi di dissoluzione, le rovinose abulie. È la faglia instabile su cui si accumulano scorie d’esistenza, ombre e spettri di vita mancata, voci smarrite di flebili narrazioni, che, in fitta schiera, s’intrecciano, s’ingarbugliano lungo l’asse del tempo, s’arruffano in una sgangherata algebra dello spirito vinto. Dove l’uomo disegna con vigore progettuale e fervida frenesia fondativa, il suo profilo di vita, lì attorno, consumato il loro slancio, si gonfiano le “acque sporche e morte” dell’inerzia, la sua “palude”.

Suoi abili cacciatori erano i monaci del deserto nei primi secoli dell’era cristiana.
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giovedì 22 febbraio 2024

Produzione di auto, la Francia non ride

Il divario tra immatricolazioni e produzione resta il punto centrale in paesi come Francia e Italia: i veicoli a minore prezzo e marginalità migrano verso i paesi emergenti. Nessuno, in questo scenario, può dirsi al riparo da future erosioni di produzione da delocalizzazione

di Mario Seminerio

Mentre in Italia proseguono le lamentazioni contro Stellantis e il suo azionista italiano Exor, al di là delle Alpi c’è chi ha pensato di verificare i numeri e la situazione, per capire quanto c’è di vero nella posizione italiana. Sta prendendo piede, a fini di dibattito politico, una metrica industriale: la differenza tra produzione nazionale e immatricolazioni.
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mercoledì 21 febbraio 2024

Romania e fondi comunitari: un paese in costante ritardo

Dal 2007, anno dell’ingresso della Romania nell’Unione Europea, nel paese sono affluiti oltre 62 miliardi di euro Ue. Sarebbero potuti essere di più, ma lo stato romeno non è riuscito ad attirarli tutti. Perché?

di Laura Popa

Nel gennaio 2007, quando la Romania ha festeggiato la sua adesione all’Unione europea, oltre la metà della popolazione nel paese non aveva fognature, il rapporto Pil/pro capite era inferiore alla metà della media europea e il salario netto medio era di 1042 lei (circa 210 euro, n.d.r.). Il paese guardava con fiducia al progetto europeo (il livello di fiducia nell'Ue nel 2007 era al 75%) e con speranza alle decine di miliardi di Euro comunitari destinati a strade, acqua, fogne, scuole e ospedali. La Romania sognava di essere un paese moderno.

Sedici anni dopo, il Pil pro capite della Romania è vicino a quello di Ungheria e Polonia, il salario netto medio ha raggiunto i 4593 lei [920 euro] e nel paese sono affluiti più di 62 miliardi di Euro dall'Unione europea.
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