Anno IX - Numero 9
Ci sono due modi di essere imparziali: quello dello studioso e quello del giudice.
Marc Bloch

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30 gennaio
Alcuni condottieri che si candidano a guidare il nostro paese stanno facendo una campagna elettorale sognante, nelle braccia di un’illusione del loro valore che molto probabilmente non si ripeterà mai più.
Prendete Grasso, ad esempio, un mediocre travet che potrebbe essere un buon capo agenzia di una banca in un piccolo paese tranquillo dove dopo il lavoro gli uomini giocano a carte al circolo: interpreta la parte del tribuno che la notte si sveglia pensando di essere a Parigi mentre incita il popolo contro la Bastiglia.
Anche Salvini sarebbe un caso di studio interessante: interpreta la parte del tifoso che non vuole sentire ragioni e continua a gridare cornuto all'arbitro ad ogni suo fischio, giusto o sbagliato che sia, trasformato in quel tipo di soggetto che dopo la partita si allontana con gli altri tifosi avvolto nelle bandiere della squadra cantando a squarciagola e lanciando alle donne che incontra espliciti inviti a provare la sua potente mascolinità. 
E poi ci sarebbe il caso Di Maio, che gira l'Italia come in un sogno nel suo abito stretto fatto su misura dal sarto che una volta vestiva Nino Taranto. Dice cose roboanti, guarda chi lo guarda e non crede ai propri occhi, pensa che comunque un posto in paradiso lo avrà, sogna la sua foto nella galleria dei Presidenti a Palazzo Chigi, immagina d’incontrare Trump e discutere con lui dei destini del mondo. Si eccita al pensiero di essere scortato da uomini esperti, lui che scortava verso il loro posto i tifosi del Napoli allo stadio.

23 gennaio
Questa campagna elettorale, dove i leader (pensando che siano pochi quelli capaci di distinguere le fandonie dalla realtà) dicono cose a casaccio per conto dei loro partiti, dimostra la debolezza della stampa e della televisione italiana: non esistono, perlomeno rispetto a quelli che sarebbero i loro compiti anche istituzionali. È molto triste vedere schiere di pupi, che ancora si fregiano impropriamente del titolo di “giornalista”, agitarsi ubbidendo ai fili che li sostengono e li foraggiano. Riflettete su quanto si legge o si ascolta quotidianamente: noterete la gravità di questa considerazione sul momento (non solo politico) che viviamo.


16 gennaio

C'è sempre da augurarsi che persone equilibrate, laiche, libere dai pregiudizi, rispettose e aperte all’innovazione intervengano, esprimano le proprie idee, dibattano ovunque nei salotti, nei social network e in occasioni pubbliche e private: è così che un popolo può piano piano crescere ed evolversi, liberarsi dall'odio e da rancori, andare incontro ad un futuro migliore. Ma le persone che discutono di argomenti che ignorano e verso i quali non hanno competenza mi ricordano quelle che, un anno fa, discutevano sulla Costituzione senza averla mai letta, al più avendone soltanto intravisto qualche commento interessato proveniente da parte di qualche agitatore sociale o, peggio ancora, ascoltato qualche commento televisivo di giornalisti schierati. Legittimamente sul piano personale ma non certo su quello professionale.

9 gennaio

La Costituzione italiana stabilisce per ogni funzione pubblica un livello di competenza e di età; non si riesce a capire perché per i parlamentari questi principi non valgano, visto che sono incaricati (e stipendiati) per fare le leggi del Paese. Forse per un diffuso populismo esistente nel momento in cui la costituzione ha visto la luce e che oggi non avrebbe più ragion d'essere? Siamo circondati, in Italia e nel mondo, da persone che si credono geniali mentre la sensazione netta è che con gente simile non si vada da nessuna parte.
Con meno genialità e un po’ più di umiltà, forse, si potrebbe costruire un futuro migliore per tutti.


2 gennaio

Questo Di Maio mi pare proprio bravo. Il messaggio dei 5stelle al Paese? Dateci i voti e noi faremo il governo con chiunque, non importa se fascisti, comunisti, agnostici, anarchici o liberali. Daremo soldi a chi non lavora e abbasseremo le tasse a chi lavora, aumenteremo le pensioni, freneremo l'immigrazione e comanderemo in Europa, le banche saranno agli ordini dei correntisti e presteranno i soldi a chiunque lo chieda perché ne ha bisogno e tutte le sere inviteremo il popolo a cantare nelle piazze e nei cortili. Quando Di Maio dice «se non arriveremo al 40% faremo il governo con chi ci sta» si capisce facilmente che certi accordi sono stati già presi, vero? E poi si farà la sceneggiata che gli italiani (alcuni italiani) amano tanto. Questo Di Maio mi pare proprio bravo. O no?

19 dicembre
Un certo numero di partiti, gruppi o movimenti che si contendono il nostro voto danno l'impressione di essere costituiti da gente che si preoccupa di più di “fare sapere” che di “sapere fare”Dobbiamo cominciare ad abituarci che nel prossimo futuro il Paese, il nostro Paese, sarà nelle mani di chi non avremmo mai immaginato. Osservando quanto accade ogni giorno, sembra che il popolo italiano voglia un brutto futuro per potere continuare a lamentarsi e recriminare, perché questo consente di potere dire che le sconfitte sono opera del destino crudele e non della nostra stupidità.
Il futuro arriva lo stesso, anche se non ce lo meritiamo. Ed è sempre coerente a come siamo ed a cosa cerchiamo.

12 dicembre
Ormai pare tutto chiaro nello scenario di questo Paese. I personaggi che ne influenzano le decisioni hanno abbandonato Matteo Renzi perché ha perso e la gente che comanda non ama sostenere chi perde. Dichiarazioni, orientamento dei media in generale e collegamenti internazionali lo dimostrano ampiamente.
L’attuale panorama nazionale, vede i personaggi che condizionano l’Italia impegnati a sostenere l'alleanza della sinistra con i 5 Stelle, garanzia al tempo stesso di grande ammoino e immobilità, perché qualunque cambiamento li preoccupa e, inoltre, uno dei loro principali obiettivi è quello di contrastare l’avanzata di Silvio Berlusconi e dei suoi spiritosi alleati, questo perché non si fidano né del primo né dei secondi.
A un’attento esame, appare evidente che quelli di sinistra, a partire da Pietro Grasso, non farebbero quanto stanno facendo senza avere avalli e garanzie e da parte loro, seppur lentamente, anche i 5 Stelle stanno proprio cambiando.
E il popolo bue? Canta, protesta e porta le corna.

5 dicembre
L’alleanza tra le sinistre riunite attorno a Pietro Grasso e i 5 Stelle sembra la cosa più naturale. Insieme possono vincere e forse anche governare, battere gli uomini di Berlusconi e i suoi alleati ma soprattutto possono battere Renzi e il Partito Democratico. D'Alema e i suoi fedelissimi ne sarebbero felicissimi. Sono convinto che alla fine questa alleanza si farà, perché diversamente a rischiare sarebbero sia i dalemiani che i Pentastellati. Si farà perché non è basata su un’ideologia o un qualsiasi programma e quindi è più facile da realizzare. Visto i personaggi protagonisti, prepariamoci ad assistere a una specie di resa dei conti d'altri tempi. Speriamo solo che l'odio nel paese non aumenti oltre misura.

30 novembre
Da più parti, sento gridare la necessità di cambiare la classe dirigente di questo paese.

Sono sicuro che vi siano persone giovani in grado di condurre il Paese meglio di quanto sia stato fatto finora ma quello che si comincia a vedere, quelli che cominciano a circolare e a darsi delle arie, almeno per quanto mi riguarda non posso nascondere che un po’ spaventa.
Siamo proprio sicuri, ad esempio, che il Ministro Calenda su cui stanno convergendo tanti giudizi positivi e chiamato a disegnare la politica economica italiana abbia autentica competenza in materia di telecomunicazioni e di servizi? Non so chi lo consigli, la speranza è che la sua presunzione di intelligenza - che mi dicono sembri essere sfrenata - non lo conduca pericolosamente fuori strada. Pericolosamente per noi.


23 novembre
Continuo a domandarmi dove siano i giovani in questo paese. Sono assenti, dalla politica, dalle arti, dal cinema, da qualsiasi altra attività. Ogni tanto si avverte la loro presenza quando si parla - e non sempre a proposito - di scuola, anche se spesso sono i primi a non sapere perché stanno protestando. Questa assenza, propria di questa epoca, è particolare e non comparabile con il passato. Che succede? Di chi è la colpa? Esiste un eccessivo benessere oppure nella scuola mancano i dibattiti e i momenti di aggregazione? Questi giovani, sono solo interessati alle cose o hanno anche loro dei valori? Insomma: come stanno crescendo, che cosa ci aspetta nel prossimo futuro? Un problema grave che può fortemente condizionare l’avvenire.

16 novembre
Le diseguaglianze sociali sono in accentuazione in tutto il mondo. Aumenta la mancanza di rispetto umano, l'obiettivo dei gruppi di potere è quello di accrescere il loro arricchimento creando nel contempo nuove forme di schiavitù delle masse servendosi della tecnologia e approfittando della incertezza e della paura del futuro, una paura sempre più diffusa. Il modello sociale attuale non funziona più. E diventa sempre più perverso.
Forse è necessaria una rivoluzione che diventi propedeutica ad un cambiamento globale su un modello diverso e i movimenti migratori potrebbero essere le anteprime di quello che potrà (e inevitabilmente dovrà) succedere; strano che molti non lo capiscano. O non lo vogliano capire.

9 novembre
Piano piano, sembra che la competizione in corso per nominare il prossimo capo del Governo sia tutta interna alla magistratura: i 5 Stelle starebbero pensando a presentare Davigo mentre la sinistra unita potrebbe fare la stessa cosa con Grasso e, in un simile scenario, anche la destra dovrà alla fine convincersi, magari affidandosi a qualche giudice veneziano. Intanto il capo dello Stato è già nel futuro. Stanno facendo di tutto per farci capire che la democrazia, questa democrazia, è stata fatta prigioniera.

2 novembre
Nel corso di una trasmissione televisiva, il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha detto di non condividere le critiche avanzate da parte di Matteo Renzi e del Partito Democratico alla Banca d'Italia e al suo Governatore, Ignazio Visco. 
Secondo il pensiero espresso dal Ministro Calenda, nessuna istituzione dovrebbe essere per principio esente da critiche ma il metodo adottato in questo caso avrebbe dovuto essere differente perché agendo così come si è fatto si correrebbe il rischio di mettere in pericolo il prestigio dell’Istituzione nel rispetto dei cittadini. Se ho capito bene, quindi, il Ministro avrebbe probabilmente preferito una critica ovattata nelle stanze dei palazzi, senza fare trapelare alcunché all'esterno. 
Ho come il sospetto che il Ministro non si sia reso conto che, così pensando, un simile comportamento lo avvicinerebbe più al concetto di omertà piuttosto che a quello di rispetto.

25 ottobre
Nel caso Banca d’Italia, non importa sapere chi ha fatto bene o chi ha fatto male, non importa come il problema verrà risolto e chi ci guadagna o chi ci perde. L’importante, quanto auspichiamo, è che l’istituto preposto alla vigilanza s’impegni seriamente nell’assolvimento del suo compito, nell'interesse del Paese. O forse è un pensiero troppo illuministico?

18 ottobre
Forse non tutti si stanno rendendo conto con precisione del danno che Donald Trump sta facendo per il suo Paese e in generale per tutta la Terra. È vero che la democrazia americana è forte e ha sviluppato gli anticorpi necessari ma altri Paesi non sono nelle stesse condizioni e il rischio che salti qualche tappo è preoccupante. Osservando i rapporti che sta distruggendo, se tutto va bene - e i rischi aumentano giornalmente - la ricostruzione richiederà molti anni.

11 ottobre
Qualche giorno fa, i giornali titolavano “La zampata di D’Alema" sul Governo. L’obiettivo dell’ex Premier è quello di ricattare il Governo in carica, minacciandone la caduta, se non otterrà la legge elettorale a lui più conveniente, perché mira a diventare Presidente della Repubblica. Ma Matteo Renzi ha sparigliato il suo gioco, per questa ragione l’odio di Massimo D’Alema per l’attuale Segretario del Partito Democratico è più che profondo. In questo mediocre conflitto politico, immaginiamo facilmente la soddisfazione di entrambi: degli interessi del popolo italiano, naturalmente, a loro non importa nulla. Che brutta gente si muove sul palcoscenico del potere di questo Paese! Si capisce perché l’Italia è nelle brutte acque in cui cerca di navigare.