Anno IX - Numero 12
La guerra non è mai un atto isolato.
Carl von Clausewitz

My2Cents - 2

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28 gennaio
In undici anni Wall Street ha creato una bolla da 17.000 miliardi di dollari (vedi dati della settimana scorsa) che in qualche modo dovrà ridimensionarsi. Come al solito, lo smart money ne uscirà indenne mentre per gli sprovveduti ci sarà la ressa all'uscita. Come al solito.

21 gennaio
Per chi segue i mercati il dilemma è tutto qui: in 2009, the value of the US stock market alone was about $10 trillion. Now, it’s close to $34 trillion. Investors — or the top 10% of the population — are nearly $20 trillion richer… even as the economy only grew by $7 trillion.
Se pensate che questa frattura tra mercati finanziari ed economia reale possa durare, entrate al rialzo. Se ritenete possibile il contrario lasciate il campo e preparatevi al peggio

14 gennaio
Mi segnalano da Wall Street: "Il 'Buffett Indicator', un indice creato dal mitico Warren Buffett per evidenziare i punti di crisi del mercato azionario, emette segnali sinistri".
L'indice, che si basa sul rapporto tra la capitalizzazione di Borsa di tutti i titoli quotati e il Pil degli Usa, si colloca ora a quota 153,1; era a 146 nel 2000, prima dello scoppio della bolla dell'Internet, e a 137 nel 2007, ai tempi della crisi Subprime. Questo spiegherebbe perché Buffett dispone di 128 miliardi di dollari di liquidità, in attesa che il mercato scenda per poi entrare a man bassa. Avrà ragione?


7 gennaio
Prima la denuncia dell'accordo tra Obama, Iran, Russia e Ue sul nucleare, poi le sanzioni, quindi l'omicidio di Qasem Soleimani: Donald Trump è stato fin troppo coerente con la sua visione di eliminare uno degli Stati canaglia ancora esistenti. Sino a che punto spingerà la sua coerenza?

17 dicembre
Se date alla Gran Bretagna una seconda chance gli inglesi restano nell'Unione, dicevano gli euroinomani. Loro hanno risposto con il gesto dell'ombrello. Se non lo avete capito...

10 dicembre
Ho visto in diretta le manifestazioni di Parigi. Poche, anzi, quasi inesistenti le bandiere rosse; non sono i 'sinistri' a protestare, ma un popolo stanco di assistere a troppi privilegi per pochi e tanti sacrifici per tutti gli altri. Non so come andrà a finire, ma non punterei molto sul futuro politico di Macron.

3 dicembre
Perchè questa fretta di chiudere sul Mes? Perchè appena sarà stato approvato esploderà il caso Deutsche Bank, per ora tenuto coperto con le unghie ed i denti dalle istituzioni tedesche.E il caso potrebbe esplodere dopo la Brexit, cioè a breve. Stateve accuorte....

19 novembre
Mes, meccanismo europeo di stabilità: a un anno e mezzo dall'inizio delle trattative per la sua riforma finalmente si accalora il dibattito intorno all'argomento.
Il premier Conte ha firmato accordi e impegni per l'Italia? E senza informare il Parlamento, quindi contra legemI leghisti, che in prima sede approvarono la decisione di riforma del Mes, adesso strepitano e minacciano fuoco e fiamme.
Vedo che lo spread è basso, e così rimarrà sino al 15 dicembre, data in cui il nostro Parlamento dovrà approvare la riforma. E se la riforma non passerà tornerà a salire a livelli osceni.

12 novembre
Il caso Ilva giustificherebbe una crisi di governo? Lo credo proprio. Ma poi ci vorrebbe una commissione d'inchiesta, di quelle serie, per accertare le responsabilità.
Perché se uno Stato fosse serio e credibile entrerebbe nella vicenda con mano decisa, nazionalizzando l'impianto, risanandolo e portando in Tribunale i vertici di Arcelor Mittal il cui obiettivo è stato quello di accaparrarsi le quote di mercato dell'Ilva sostituendole con acciaio indiano.
Ma siamo guidati da persone serie e credibili?

5 novembre
Ho letto un'intervista dell'ex ministro della difesa del Qatar che accusa Stati Uniti, Turchia e Arabia Saudita di aver gestito, insieme al suo paese, tutta la guerra in Siria, sin dagli inizi. Si sta dunque aprendo il vaso di Pandora delle complicità di arabi, turchi e occidentali nella distruzione di un paese, un progetto che ha, fin qui, causato 500.000 morti e 6 milioni di profughi. Ma in Occidente il mainstream non parla, si è abbelinato.

29 ottobre
Credo che il governo Conte traballerà ma non cadrà, almeno per ora. Agli sconfitti non conviene andare ad elezioni perché prenderebbero una batosta e c’è già chi pensa ad una riedizione dell'accordo giallo-verde; c'è tanta confusione sotto il nostro cielo.
Ma anche all’estero le cose non vanno meglio: documenti americani declassificati rivelano che nel 2003 non vi era alcuna esigenza di guerra in Iraq, ma la banda del buco (Bush, Cheney e Rumsfeld) la voleva. In che mani eravamo, e siamo...

22 ottobre
Mi scrive il mio guru: «It appears that some of America's richest investors are dumping shares of tech stocks at an alarming rate. Berkshire Hathaway, for instance, dumped 2.9 million shares of Apple earlier this year. Appaloosa Management sold more than half of its stake in Facebook. And Amazon founder Jeff Bezos recently sold off nearly $3 billion worth of his own company's stock».Che sta succedendo a Wall Street? Lo smart money se ne va?

24 settembre
Lo squilibrio commerciale tra Stati Uniti e Ue è favorevole a quest’ultima per circa 180 miliardi all'anno. Trump vuole il riequilibrio con i dazi: chi pratica il mercantilismo festeggia fintanto che non arriva chi si stanca di pagare. Gli Usa ci hanno graziato sui dazi. Cosa pagheremo in cambio? Dovremo dire addio al 5G cinese?

17 settembre 
ll governicchio ha il pieno appoggio di Ue, Bce, banche e mainstream europeo: hanno scommesso forte sul Conte Bis, che dovrebbe durare almeno fino al rinnovo delle 400 poltrone pubbliche.
Su Salvini hanno puntato, perdendo, le correnti che appoggiano Trump, Brexit, populisti a parole, in realtà rumorosi conservatori. Tutto deciso dunque? Ho fiducia nell'estro italico, che potrebbe riservare sorprese.

10 settembre
Dunque: lo spread scende, l'Ue ci promette ricompense, i mercati approvano il nuovo governo. Nel mondo di oggi nessuno da qualcosa per niente. Domanda: dove sta la fregatura? Chi comanda la finanza teme forse le politiche antimigratorie di Salvini? Nei giornali e in Tv non una parola sugli accordi tra Ue e nuovo governo: non trapela alcunché. Temo l'enculation. Vedremo...

3 settembre
Cambio di cavalli al governo. Salvini torna a coagulare il dissenso antieuropeo delle destre, Il Pd raccoglie i frutti di un allentamento dell'austerità (Oettinger: vi ricompenseremo), il M5S continua la sua funzione gattopardesca (“Che tutto cambi perchè nulla cambi”). E i Pupari: un altro passo avanti verso gli Stati Uniti d'Europa.
Stando agli ultimi sondaggi del Corrierone, M5S e Lega raccolgono oggi il 54 per cento dei voti: se si va al voto, l'è istess, cambia nagott. E allora, perchè votare? Amen.

27 agosto
Da come si muove lo spread (scusate la mia visione monotona ma io seguo questo indicatore) Ue e Bce tifano per il M5S che (insieme ad altre amenità come la riedizione del MES) li ha appoggiati con i suoi 14 voti per la nomina del Presidente della Commissione, mentre i sostenitori esteri di Matteo Salvini, sempre che esistano, per ora non si manifestano.
Credo che se cambierà qualcosa si tratterà di dettagli, un Conte Bis condito da un piccolo rimpasto; spero di sbagliarmi, perché in questo caso lo spread farà scintille.
E saranno dolori per l’Italia.

20 agosto
Avevo detto: alle europee votate M5S per tenere a bada Salvini. Così non è stato, ma non credo si arriverà alle elezioni tanto presto né tanto facilmente. Anche sull’ipotesi M5S-Pd è necessario ricordare che, da sempre, unire due debolezze non genera una forza. Prima o poi qualcuno sgama...

13 agosto
Solo un paese che ha smarrito il più elementare senso della giustizia economica e sociale può assistere immobile ad aiuti di Stato per oltre 800 miliardi concessi alle banche europee coinvolte nel crack subprime (nessuna di queste era italiana) e subire l'ingiustizia del bail in quando saltano alcune nostre banche per pochi miliardi.
Questi attuali bru bru della politica li abbiamo creati noi con l'ignavia e l'ignoranza, se non con la complicità, della classe politica. E adesso facciamo i verginelli e strepitiamo come le oche del Campidoglio. Che dire di più.

6 agosto
Si parla di populismi, nazionalismi, razzismo, come se fossero fenomeni nati all'improvviso, da condannare e basta. Pochi si chiedono le cause di queste ideologie che sono sintomi di un forte malessere sociale. Non credo che i populisti, i nazionalisti e i razzisti siano felici di esserlo. Forse preferirebbero limitarsi a tifare per l'Inter o per la Juventus…  

30 luglio
Perché le agenzie di rating non declassano del tutto Deutsche Bank? La stessa domanda si era posta per Lehman dodici anni fa, rimasta 3A fino al giorno prima di saltare. La risposta è tutta qui: le agenzie avevano dato 3A ai prodotti di Lehman, le Cdo (collateralized debt obligations, infarcite di mutui tossici) e non potevano smentirsi con la banca.
Lo stesso vale per Deutsche Bank. Allacciate le cinture...

16 luglio
Secondo Bloomberg gli hedge fund stanno ritirando fondi da Deutsche Bank al ritmo di un miliardo di euro al giorno nel timore di rivivere l'esperienza Lehmann. Non siamo al 'bank run' ma poco ci manca. Auguri dalla riva del fiume.

9 luglio
Deutsche Bank: primo atto del Crepuscolo degli Dei. Per chi nutrisse ancora illusioni: Neither the German government with its GDP of €4 trillion, nor the EU with a GDP of €18 trillion, would be able to control the domino effect of a disorderly bankruptcy of Deutsche Bank. If there is a Deutsche Bank crash - ha detto di recente l'economista tedesco Marc Friedrich in un'intervista - this could unleash a financial crash which the world has not yet seen. In comparison, Lehman Brothers will be a joke.
Negli ambienti della finanza speculativa si stanno allacciando le cinture. Li aspetto in riva al fiume...

2 luglio

Alla luce degli ultimi dati economici i profeti di sventura dovrebbero andare a farsi benedire. 
O questo governo è baciato dalla fortuna oppure si muove discretamente. Vedremo.

25 giugno

Keynes scrisse che le politiche di austerità vanno attuate quando l'economia tira, non quando va in recessione. Ma molti lo hanno dimenticato. 
Sto rileggendo "Come crollano i mercati" di John Cassidy, un testo sulla crisi del 2008/2009. È cambiato poco da allora, la speculazione non cambia mai. Facciamo gli scongiuri.

18 giugno

Perché l'Iran dovrebbe cercare un confronto militare con gli Sati Uniti nel Golfo? Mi tornano alla memoria l'incidente del Golfo del Tonchino e la più recente storia delle armi di distruzione di massa. Spero di sbagliarmi.

11 giugno

È la seconda volta, in pochi mesi, che circola la voce di un “Dollar Reboot” deciso da Washington, un rilancio del dollaro che sarebbe attuato mediante il suo aggancio all'oro previa rivalutazione del prezzo di quest'ultimo. La prima volta ho pensato a una bufala, oggi esaminando il trend dell'oro resto ugualmente scettico. Però…

4 giugno
Visco: «Senza l'Europa saremmo più poveri».
Sarà, ma dal 2001 a oggi in Italia i poveri sono passati da 1,5 a 5 milioni, altri 4 milioni sono stati spinti ai limiti della povertà e sono diventati 8 milioni i precari, quelli titolari di partite Iva e altre amenità. Bisogna fidarsi di questa Ue i cui due campioni, Francia e Germania, ci hanno fottuto la Libia (vedi le lettere della Clinton), con Irlanda, Lussemburgo e Olanda diventati paradisi fiscali?
Non so voi, ma io mi sento preso per i fondelli.

28 maggio
È il mantra di Matteo Salvini, e non soltanto suo, per rilanciare l'economia: occorre ridurre le tasse alle imprese. Viene dato per scontato che pagando meno tasse le imprese investano, assumano e diano salari più alti. Ma se i consumatori non riprendono gli acquisti, quali garanzie abbiamo che le imprese usino i vantaggi degli sgravi fiscali per investimenti e assunzioni piuttosto che impegnare i capitali risparmiati investendo nella finanza aggressiva? 
Stateve accuorte...

21 maggio
Secondo la mia fonte - che effettua sondaggi pre-elettorali per conto delle banche - alle prossime elezioni europee Lega e M5S prenderanno insieme almeno il 55 percento dei voti. Vale a dire meno del 60 percento stimato a settembre ma più del 50 percento di un anno fa. Vedremo.

30 aprile
Con la sola eccezione del 2009, siamo in bilancio primario attivo per la prima volta dal 1992. La nostra spesa pubblica procapite è la più bassa d'Europa, abbiamo un forte debito pubblico ma poco debito privato. La crisi subprime del 2007 fu causata dal debito privato, non da quello pubblico, e poiché abbiamo un sistema monetario con moneta “a debito” il debito pubblico non può calare se non svendendo quel poco che ci resta.
Se la manovra economica di questo governo dovesse avere successo, credo che assisteremmo ad un'ondata di suicidi tra gli economisti neoliberisti che in tutti questi anni ci hanno scassato la uallera con l'austerity.


16 aprile
Brucia Notre-Dame: un segno del Cielo, si diceva una volta.
L'incendio del Reichstag rafforzò politicamente Hitler che incolpò anarchici e comunisti. In Francia questi gruppi politici sono ormai inesistenti ma, attraverso la televisione, Macron ha invitato - in maniera nemmeno troppo celata - i Gilet Jaunes a deporre le armi. Vedremo sabato prossimo, nei panni di Macron starei attento.


9 aprile
La commissione d'indagine sulle banche va a Gianluigi Paragone e il panico si scatena tra i banchieri; si muove persino il Colle, com’era facile immaginare. Sorge spontanea una domanda: perché si vuole garantire l’indipendenza di Bankitalia quando i suoi poteri sono passati in gran parte alla Bce?

2 aprile
Con l'inversione dei rendimenti (i Treasury Bond a breve - o T-Bond, ovvero i Titoli di Stato del governo federale degli Stati Uniti - oggi rendono più di quelli a lungo) si sono veramente aperte le porte dell'inferno a Wall Street? In passato questo è avvenuto nel 1989, nel 1999 e nel 2007. Alla vigilia di altrettanti crack.
“… this idea of erasing debts to reset the financial system is not new. In fact, in the Bible, it's referred to as a "Jubilee." If you're unfamiliar with the term, it comes from The Old Testament, the Book of Leviticus, Chapter 25.tt”. Negli States, quindi, sembra stiano pensando di rimettere i debiti a chi ne ha troppi rispolverando la Bibbia. Stateve accuorte.

26 marzo
Si parla di vil moneta.
Mentre il Pd ha sempre chiuso un occhio su quanto facevano banche e banchieri (e qualcuno, ricordiamolo, per aver perso tutti i suoi risparmi si è anche suicidato), Bankitalia, fatto ancor più grave, nonostante sapesse che il bail-in era irregolare non ha mai detto nulla. Eseguiva forse gli ordini dei suoi azionisti/padroni, vedi Intesa che s’è pappata Vicenza per un euro? E il governo che faceva?
Si fa il mazzo al governo giallo-verde perché non decide, prende tempo e sbaglia i congiuntivi, ma quelli precedenti hanno liquidato sei banche per ignoranza o ignavia, prendendo per buono quello che diceva Bruxelles, con una perdita per il paese di qualche decina di miliardi. 
Ma questo non interessa: è troppo difficile da capire.

19 marzo
Alla luce dei cambiamenti climatici siete ancora convinti che la decrescita felice sia un'utopia senza fondamenta? Che mondo lasciamo ai nostri eredi, neoliberisti egoisti e miopi?

12 marzo
Industrialmente parlando, il Nord Ovest italiano è crollato: Fiat e l'indotto, trasferita la produzione altrove, sono evaporati preceduti da altri grandi gruppi tra cui Indesit e Olivetti. Ha senso, quindi, costruire il Tav per una zona in agonia? O si crede possa servire per i vini, il cioccolato e le nocciole?
I media ci sfracellano la uallera con il Tav e più sfracellano più mi domando: a chi giova? A far cadere il governo? A tutelare gli interessi del nostro paese? La partita è grossa, e credo non si militi al treno.
Per inciso, i due consigli di Europa che approvarono la decisione di far entrare il Tav tra le opere primarie europee avvennero nel giugno e nel dicembre del 1994. Capo del governo italiano: Silvio Berlusconi.
C'est tout.


5 marzo
Con l'introduzione dell'Ecotassa 17 modelli elettrici e 11 ibridi - tutti di fabbricazione estera - godranno delle agevolazioni previste mentre, al contrario, i modelli del gruppo Fca penalizzati dalla nuova norma saranno 14, tutti prodotti in Italia, da Cassino a Grugliasco, da Modena a Melfi passando per Mirafiori. Ringraziamo Sergio Marchionne per la lungimiranza.

12 febbraio
Mentre l'Europa perde colpi per l'austerity che blocca gli investimenti in molti paesi, Cina, India, Corea del Sud e Giappone sembrano progredire alla grande sulla strada della supremazia tecnologica. Intanto, leggo su ilSole24Ore che la Bce ha appaltato a Blakstone gli stress test sulle banche in pieno conflitto di interessi. E nessuno ne parla; qui non si va oltre San Remo e le belinate del governo. 
Quando ci sveglieremo sarà sempre troppo tardi.

5 febbraio
Forse non tutti sanno che Fitch è controllata per l'80% dal gruppo editoriale Hearst e per il 20 dalla finanziaria francese Fimalac. Bene: Fitch ha confermato la doppia A per la Francia, la tripla B per l’Italia. Secondo Fitch, quindi, le concessioni che Macron farà ai francesi non modificano le prospettive di bilancio per i prossimi 3 anni, con un debito Pil francese al 98,5 per cento. Del debito privato, 145% del Pil, non si fa cenno.
Appunto.


15 gennaio

Il processo di integrazione europea va avanti, nonostante le sparate sovraniste.
All'ultimo consiglio europeo di dicembre, il premier Conte ha firmato un documento che toglie sovranità all'Italia perché favorisce l’unione politica, fiscale e bancaria e riforma il meccanismo di stabilità trasformandolo in un fondo monetario europeo. Morale: stiano tranquilli gli anti-sovranisti nostrani, nonostante le sparate di Di Maio e compagnia bella, il governo Verde-Giallo è perfettamente allineato e coperto con Bruxelles. Al Consiglio si decide solo se c'è unanimità, Conte poteva astenersi e non lo ha fatto.
Non ci resta che piangere.

13 novembre
Il mio guru d’Oltreoceano mi invia questo rapporto di cui vi giro una parziale conclusione: « … In a healthy, normal stock market, the P/E ratio is about 16. .... Right now, the average stock has roared up to a P/E ratio of 33 . That's TWICE as high as the normal ratio. The only other times we have seen levels above 25 were 1929, 1999 and 2007. And each time this happened, stocks dropped by 90%, 50% and 58%..... To get back to where it should be, the P/E ratio proves that the stock market would have to drop at least 50%».
Il P/E sta a quota 33, ovvero il doppio di quel 16 che dovrebbe essere la regola. Questa soglia, in passato, è stata superata tre volte - nel 1920, nel 1999 e nel 2007 - provocando sempre una crisi caratterizzata da vistosi crolli in borsa; a far salire i prezzi sono stati i buyback delle aziende quotate, per un totale di 5.100 miliardi di dollari, presi per lo più a debito. Sappiatelo.

6 novembre

Nel 1969 Milton Friedman coniò la frase 'Copter Money', gettare soldi dall'elicottero (più o meno il reddito cittadinanza di oggi della banda del buco) per capire se tale teoria avrebbe rilanciato l'economia nei tempi di crisi. Oggi i suoi seguaci si oppongono alla sua introduzione, quindi alle idee del loro maestro. Rispetto Friedman, anche se non lo ammiro, fu l'ispiratore economico del golpe in Cile, ma non stimo i suoi seguaci, ipocriti e legati al potere finanziario.

30 ottobre

L'Austerità cui si rifanno Ue, Bce, Fmi e tutti gli accademici neoliberisti che (per usare un eufemismo) ci fanno il mazzo tutti i giorni nasce da un grossolano e plateale errore di calcolo, un foglio excel mal posizionato di Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff, i due economisti che nel 2010 scrissero il saggio Growth in a Time of Debt. Questa è la base “marcia” di tutte le politiche di austerity che da allora hanno perseguitato mezzo mondo. 
Non sarebbe ora di rivedere i conti?

23 ottobre
La tenaglia è all'opera: da una parte gli attacchi dei politici europei, dall'altra gli hedge funds che comprano lo spread ma non si coprono con i Cds, chissà perché (o meglio, si capisce il perché ma non lo si dice). E l'Italia in mezzo. I contratti di spread e suoi derivati vanno a leva nove: lo speculatore anticipa 100 e la banca gli presta 900, cosi l'effetto è alto. La tentazione di far soldi a colpo sicuro è forte per chi, in Italia e fuori, si appresta a fare dichiarazioni o a prendere decisioni che influenzeranno lo spread: speculazione. Chi ci assicura che gli amici degli analisti di Moody's prima del declassamento non abbiano comprato opzioni e derivati conto il sistema Italia? O che lo abbiano fatto gli amici di Juncker, Moscovici, e altri a Bruxelles? O quelli di Draghi e altri membri della Bce? Volete una conferma? Eccola. Nell’agosto del 2001, tramite le solite scatole cinesi, qualcuno ad Hong Kong comprò Put sulle più grandi compagnie di riassicurazione del mondo che erano state penalizzate dai 40 miliardi di danni del Wtc: un breve trafiletto sul Ft e poi nulla.
A pensar male si fa peccato… ma parlo per esperienza diretta.


16 ottobre

La sinistra europea si è suicidata. 
Questi sono i risultati elettorali (in percentuale) della sinistra europea negli ultimi anni. Ps in Francia: 34,1% nel 1988, 28,1% nel 2012, 6,0% nel 2017. Pd in Italia: 34,7% nel 1994 (sommando Pds, Ppi e Ps), 29,5% nel 2013, 18,7 nel 2018. Spd in Germania: 33,5% nel 1990, 20,5% nel 2017, 10% (in Baviera) nel 2018. 
Chissà se l'ex premier socialista Gerhard Schroeder e l'ex capo del personale della VW Peter Hartz rifarebbero la riforma del mercato del lavoro (vedi mini jobs) che ha portato l'Spd ai minimi storici, una scelta che ha fatto bene ai sostenitori dell'austerità tedesca ma è costata loro la sopravvivenza politica. 
Samuel Huntington sosteneva che le democrazie diventano ingovernabili quando sono sovraccaricate da esigenze popolari: se prevalesse questo pensiero siamo chiaramente sulla via del riflusso. Basta saperlo.


9 ottobre

Finalmente si parla di aste dei Btp, dell'asta marginale e del conseguente meccanismo che ci penalizza. Nel 2019 il Tesoro dovrà rinnovare 400 miliardi di Btp in scadenza. Grazie al meccanismo dell'asta marginale anche un solo 1 per cento pagato in più ci costerebbe 4 miliardi, il 40 per cento del reddito di cittadinanza. Ma nessuno protesta. Se il Tesoro lanciasse un prestito Italia da 400 miliardi (i Btp che scadono l'anno prossimo) in Cct al 3 per cento garantito, con qualche agevolazione fiscale, riservato ai risparmiatori italiani, da sottoscriverli presso le poste, non avremmo più problemi di spread, rating, downgrade. Perché il risparmio privato italiano vale 4.200 miliardi: non è una manovra impossibile.


2 ottobre
Tanto tuonò che piovve.
Restando all'1,6 il Pil non sale e il rapporto debito/Pil è destinato a peggiorare. Perché l’austerity non paga. La Francia, per esempio, ha deciso di sfondare al 2,8 % e nessuno si è permesso di contestarla perché ha un debito pubblico minore del nostro. Ma un debito privato più massiccio, e questo nessuno lo dice.
Bisogna cambiare metodo, come sostengono Stieglitz, Krugman e tanti altri economisti non neoliberisti e non monetaristi. Speriamo che lo 0,8 per cento di maggior deficit possa, grazie al moltiplicatore keynesiano, far salire il Pil del 2 per cento, riducendo il rapporto debito/Pil per la prima volta dopo anni.

25 settembre
I nostri Btp danno origine ad almeno 50 contratti di derivati, in base al principio del Delta Hedging secondo il quale la banca si copre con il disponibile per i contratti che ha piazzato sul mercato dei futures e viceversa. Semplificando: i derivati stanno alla base dei profitti della speculazione. Che fare?
I Tax backed bonds sono una bomba a tempo grazie alla quale, però, l'Italia potrebbe uscire dal ricatto di spread, rating, manipolazioni bancarie. Adesso s’inizia a parlarne, forse a breve ne vedremo l'applicazione.
Statteve accuorte...

18 settembre
Secondo Marco Revelli, il politologo figlio di Nuto Revelli, “l'attuale governance europea è una gigantesca macchina che produce populismi e, tendenzialmente, fascismi perché crea negli europei sensi di impotenza, insoddisfazione, frustrazione”. Questi tromboni non hanno ancora capito che più viene criticato Matteo Salvini maggiore è il consenso che questi riscuote presso i populisti.
Giove ama accecare i potenti prima di abbatterli.

11 settembre
Tra le pagine di “Debito, i primi 5000 anni”, di David Graeber, si legge che in Grecia, intorno al 600 a.c., alcuni tiranni populisti ottennero il potere promettendo ai cittadini la cancellazione dei loro debiti. 
Quando osservo l’uscita della Deutsche Bank dall'indice Eurostock 50 (e penso che non si tratti di un bel segnale, perché la banca siede su una montagna di derivati sui quali si può dire tutto e nulla mentre la sorveglianza Bce dice che tutto va bene) oppure l’operato (disumano) di 4 economisti eteroguidati che dai loro uffici newyorkesi emettono verdetti il cui esito, amplificato dai mercati, penalizza i paesi indebitati costringendoli a tagliare i programmi di welfare, alla disoccupazione, alla miseria, non posso esimermi dal considerare che neppure gli dei dell'Olimpo avevano tanto potere. Insomma, nihil sub sole novum.

28 agosto
Il BTP decennale italiano rende il 3,04 per cento, l’equivalente americano (stessa scadenza) il 2,89, quello cinese il 3,57, l’indiano il 7,2 e quello finlandese lo 0,1: stiamo fallendo? Siamo al default? Intanto, però, nelle ultime ore, nei titoli italiani a scadenza un mese il rendimento è sceso del 9,69 per cento, a 3 mesi del 7,09, a sei mesi del 20,45, a 9 mesi del 14,12. Traduciamo: la speculazione con lo spread fa scendere le quotazioni del decennale e ne fa salire il rendimento mentre cedono, invece, le scadenze a breve. Perché? Perché i mercati sanno qualcosa che potrà influenzare i prezzi nel medio periodo, qualcosa che noi comuni mortali non sappiamo. Ma intanto ci fottono.

21 agosto

L'Italia è corrotta, pesantemente indebitata, instabile, pigra, un Paese che non ama il risparmio né l’austerity secondo il frame creato dalla Troika, Bruxelles, Berlino e dalla speculazione che puntano a impadronirsi dei nostri beni. Poco importa se il nostro debito è sostenibile (non sono io a dirlo ma un rapporto rapporto Fmi di un anno fa), se abbiamo un risparmio privato altissimo e un patrimonio immobiliare di rilievo, se siamo quarti per le riserve auree e abbiamo una classe imprenditoriale di tutto rispetto: vogliono farci fare la fine della Grecia e, per farlo, si avvalgono della complicità di media compiacenti che "natuerlich nemehn nuer Befhele aus Berlin oder Brussels"*. Sono gli stessi media che nascondono la situazione a causa della quale, tra il 2008 e il 2010, lo Stato tedesco salvò le sue banche travolte dai sub-prime con almeno 200 miliardi di aiuti “illegali” perché l’Ue non consente questo tipo di operazioni. E, all’epoca, Berlusconi, Prodi Alesina, Giavazzi e tutti i profeti dell'austerity non dissero nulla. Poi è arrivato il bail-in, che esclude l'intervento dello Stato, l'onere del salvataggio di una banca ricade oggi su azionisti e clienti.
Non vi sentite presi per i fondelli?
*Certo che non puoi ottenere nulla da Berlino o da Bruxelles

7 agosto
Qualsiasi cosa accada il prossimo autunno in Italia sul fronte macroeconomico (dentro l'euro, fuori dall'euro, default, etc.) pensate forse che possa interessare a chi non ha lavoro? Non credo che precari, partite Iva, poveri più o meno assoluti siano interessati a questi scenari, ad essere coinvolte saranno le classi medio-alte mentre i ricchi saranno ancor più ricchi: si allarma chi ha i soldi.
Chi non li ha starà male come al solito.

31 luglio
Sulle vicende personali di Sergio Marchionne sono stati tutti allineati e coperti; i pochi dissidenti, tutti ridicolizzati e ostracizzati. Non so se questo fatto rappresenti un bene per il nostro paese. Di certo ne mortifica il livello di analisi.

24 luglio
Per finanziare la guerra contro l'Olanda, nel 1694 alcuni banchieri inglesi prestarono 1,2 milioni di sterline a Re Guglielmo III. In cambio, ottennero il monopolio reale sull'emissione di banconote: nacquero così moneta privata, debito pubblico, signoraggio, usurocrazia, etc, etc. I nostri guai di oggi.

17 luglio
La Cina possiede il 20 per cento del debito americano, pari a 20.000 miliardi di dollari. 
Se Pechino, indispettita dai dazi, cominciasse a vendere i bond Usa, sarebbero veramente volatili per diabetici in tutto il mondo.

10 luglio
Ne “La fine della storia”, un saggio del 1992 di Francis Fukuyama, si legge che gli occidentali sarebbero pessimisti sull'idea di un progresso globale entro le istituzioni democratiche a causa di due guerre mondiali, ideologie totalitarie, armi nucleari e danni all'ambiente. Quanto al comunismo, questo viene dichiarato morto e pronto per essere sostituito da un nazionalismo intollerante e aggressivo.
Non condivido le tesi di Fukuyama, però è innegabile che vedesse lontano.

3 luglio
Matteo Salvini mi ricorda il Pifferaio di Hammelin, quello che portava un mantello a due colori (verde/giallo) e liberò la città dai topi. Non vado oltre, la storia la conoscete tutti: Hammelin amava a tal punto i bambini che alla fine della storia se li porta via tutti. Salvini suona bene il piffero, ha portato la Lega al 30 per cento, ma ignoriamo quello che farà se lo si farà arrabbiare.

26 giugno

Sono mesi che Matteo Salvini predica il suo programma: pensavate che scherzasse? C'era un solo modo per emarginarlo: un’alleanza tra Penstastellati e il Partito Democratico. Gli eventi insegnano? Non sempre. Si esamini e discutiamo.
Sulla sfida referendaria: «Se perdo me ne vado». Errare è umano.
Elezioni di marzo:
 «Sempre fedele all'Europa». Perseverare è diabolico.
Sul nuovo accordo con i barbari (M5S, non andato in porto):
 «Ora tocca a loro e pop-corn per tutti!». Come volevasi dimostrare: si sono preferiti i pop-corn.
Gli eventi non insegnano.

19 giugno
I mercati internazionali? 10 enormi banche mondiali, 50 grandi vecchi che sanno tutto perché corrompono tutti, 1000 matematici che creano un algoritmo alla settimana, 100.000 trader scatenati che pensano solo ai soldi, e 4 agenzie di rating. Una sera di tanti anni fa un banchiere ginevrino mi raccontò questa storia al Beau Rivage. Mi stupì, come mi stupì il fatto che due settimane dopo, sconfitto dai mercati, il banchiere si suicidò buttandosi nel Lemano. Aveva ragione?

12 giugno
1970: “Se la creazione di una unione monetaria e il controllo della Comunità sui bilanci nazionali dovessero generare tensioni che portano al crollo dell'intero sistema, questo non promuoverà lo sviluppo di una unione politica ma lo impedirà”. Nicholas Kaldor, tra i principali esponenti del filone di ricerca post-keynesiano, aveva previsto esattamente quanto succede con l'euro, ma evidentemente non è stato letto né capito.
1990: “La banca centrale toglierà potere ad ogni singolo parlamento e con una moneta unica, un'unica politica monetaria e una politica sui tassi di interesse ci toglierà ogni potere politico”. Anche Margaret Thatcher aveva previsto i guasti dell'euro.
2018: l’Ue, che pensa ai dazi Usa e alla guerra commerciale, sui migranti non si pronuncia, come accaduto per la crisi Jugoslava e, successivamente, per l’Ucraina.
Siamo guidati da ragionieri, con tutto il rispetto per i veri ragionieri.

5 giugno
Comprare Bot, oggi, significa regalare soldi allo Stato: all'asta del 19 maggio, è stato spuntato il - 0,362 per cento per 6,5 miliardi. Chi ha sottoscritto questi Bot sapendo di perdere quattrini? La Bce, ovviamente, perché i privati non lo fanno. Questo per dire che Mario Draghi, che stampa i soldi con il computer, ha un potere enorme sull'Italia e sulla sua evoluzione politica.
Non sono i mercati a gestire lo spread, ma Francoforte.

29 maggio
Una volta tanto sono d'accordo con Massimo D'Alema: se si tornasse al voto, la Banda Bassotti - che oggi ha il 50 per cento dei voti - prenderebbe l'80 per cento dei consensi, altrimenti perché questa allegra combriccola si starebbe impuntando su un vecchio trombone come Savona invece di spendere i suoi leoni Bagnai e Borghi? Pensateci bene. Nel gioco degli scacchi, questa mossa si chiama “sacrificio del pezzo”: Savona è un pretesto per andare a votare con il vento della protesta in poppa, un piano pensato sin dall'inizio dagli spin doctor della Banda Bassotti al quale i boccaloni della fermezza stanno abboccando. Sacrificio del pezzo, appunto, per lo scacco finale. Sveglia.

22 maggio
Da qualche tempo i mercati sbarellano senza apparente motivo. Io l’ho detto già da tempo: “Attenzione ai Mini-Bot”. Sono l'arma segreta della Banda Bassotti e hanno un duplice scopo: ampliare la liquidità del sistema Italia senza violare le leggi sull'euro (monopolio della Bce) ed evitare la resa del Paese in caso di blocco dell'Ela, Emergency Liquidity Access, proprio lo strumento che piegò la Grecia ai diktat della Troika. Il copione è già stato collaudato. Nell'ordine, prima gli ammonimenti dall'estero e dai soloni della finanza, poi il crollo della Borsa e del reddito fisso, quindi l’aumento dello spread, i giudizi negativi delle agenzie di rating, le minacce della Troika e il blocco dell'Ela con code agli sportelli e blocco dei movimenti dei capitali. Infine, la resa senza condizioni. La Grecia è arrivata sin qui.
E noi?

15 maggio
Inizia il fuoco di sbarramento per le nomine del governo, segnatamente quella del Ministro dell’Economia e delle Finanze. Spread in rialzo, Borsa in calo, mercati agitati, ammonimenti dall'estero: tutto come al solito. Chi approfitta abilmente della situazione è soprattutto Silvio Berlusconi, autore, dice lui, di un grande sacrificio per il Paese. In cambio chiederà di non aumentare la tassa che Mediaset paga allo Stato per trasmettere i programmi, di non procedere ad alcuna verifica sugli affari del gas tra Eni e Gazprom e di abbandonare qualsiasi velleità sul conflitto d'interesse.
Questo passo indietro del Cavaliere costerà non poco alle casse pubbliche, sappiatelo.

8 maggio
Qualche tempo fa, il presidente Mattarella ha firmato una legge elettorale, il rosatellum, che ha provocato la situazione nella quale si trova oggi il Paese. Per rimediare ai guasti di un provvedimento che Lui stesso ha approvato, adesso il Presidente deve intervenire "suo modo". Domanda: non poteva svegliarsi prima?

2 maggio
Come in una gigantesca partita di Risiko, il mondo intero assiste impotente alle mosse dei pochi giocatori invitati.
Su uno dei lati della plancia c'è Israele che vuole eliminare la minaccia iraniana o vuole che qualcuno lo faccia suo posto, come avvenuto per Iraq, Siria e Libia: se, a suo tempo, non fosse intervenuto Obama, avrebbe già bombardato i siti nucleari dell'Iran, adesso, cambiato il cavallo, il gioco riprende. Dall'altra parte del planisferio provengono i rumors del summit di Washington che vorrebbero l’Iran pronto a entrare (e a breve) nel mirino dell’Occidente: sarebbe l’ultimo stato “canaglia” ancora intatto a pagare (e a caro prezzo) la propria indipendenza dopo Libia, Siria e Iraq.
Un tempo regimi laici, tutti questi Stati non sono mai stati graditi a Stati Uniti e Francia che preferiscono, invece, regimi religiosi e integralisti come quelli del Qatar, dell’Arabia Saudita e del Kuwait. Fino ad oggi ha resistito soltanto Rocket Man, ma soltanto perché l’atomica l’ha già in tasca.

24 aprile
Quadro politico, ovvero commedia delle parti: Silvio Berlusconi attacca il M5S permettendo a Matteo Salvini di smarcarsi e provarci con Di Maio. Ma non bisogna mai dimenticare che Berlusconi non è il primo pirlotto che passa, è pur sempre "il Caimano". Che cosa ha ottenuto, allora, da Salvini e Di Maio in cambio di questa sceneggiata? Una legge annacquata sul conflitto di interessi? L’annullamento dell'aumento del canone di concessione per le sue televisioni? Ah, saperlo...
C’è poi una seconda ipotesi, che lo stiano ricattando come accadde nel 2011: o abbandona oppure diventa concreto il rischio di veder saltare le sue aziende attraverso la chiusura dei rubinetti del credito bancario.
Se fosse così, gli italiani dovranno fidarsi di un governo nato grazie ai ricatti dei poteri forti.
17 aprile
Missili sulla Siria durante la fine settimana: evento offerto come spettacolo extra ai poltronisti benpensanti occidentali oppure evento compiuto a mercati chiusi (come l'annuncio di una svalutazione) che lunedì all’apertura dei mercati offre una ulteriore possibilità di guadagno ai pochi che sanno? Qualcuno ha scritto: “missili telegrafati dagli Usa alla Siria, tanto per non fa perdere la faccia a chi li ha inviati”, così l'onore degli States è salvo e Trump, Macron e la signora May possono tornare soddisfatto ai loro problemi interni. Certo, ci sarebbe il particolare di quelle persone che per questa ennesima farsa di potere ci hanno lasciato le penne; difficile liquidarli pensando che fossero soltanto pezzenti che non meritavano altro. Il giudizio di Comey su Trump mi ricorda quello che anni fa tratteggiò The Economist su Berlusconi: non adatto a svolgere il ruolo di capo del governo. La storia, ahimè, si ripete.


27 marzo

Trent’anni fa l'Italia era la seconda nazione manifatturiera d'Europa, poi abbiamo venduto, svenduto, chiuso e delocalizzato tutto. Nonostante questo, oggi siamo ancora la seconda potenza d'Europa. Tra promossi e bocciati dalle urne, alcuni sostengono che il nostro è diventato un paese di merda perché il popolo ha voltato le spalle a una classe politica indegna e corrotta.
Ho il massimo rispetto per il mio Paese e tengo nella giusta considerazione la merda.


13 marzo

Sono sempre stato contro l'euro, diciamo almeno a partire dal 1993, proprio perché una certa sinistra ha visto nell'euro uno strumento di dumping sociale. E aveva ragione. Volete un esempio? Eccolo. Due fabbriche di rubinetti, una in Baviera, l'altra in Piemonte. Identici sono prodotto, costo materie prime, tecnologia, costo per unità di prodotto. Diverso il carico fiscale: superiore in Italia perché il nostro Stato è meno efficiente, più corrotto e spendaccione. Con il regime di cambi fissi (leggi euro) cosa deve fare l'azienda italiana per sopravvivere? Semplice: ridurre il costo del lavoro. Altrimenti salta. Ecco dunque l'euro strumento di dumping sociale e di impoverimento nostrano. L’esempio vi è servito a capire perché questo euro ci penalizza tutti? Morale: prima di tutto, bisognava fare le riforme e poi, soltanto dopo, si sarebbe potuto entrare nell’euro. Stesso discorso per corruzione, mafia, sprechi e compagnia cantando: prima si correggevano questi aspetti e dopo si sarebbe potuto entrare nell’euro.
Siamo in un 
cul-de-sac dal quale nessuno sa come uscirne.


6 marzo

Chissà se quelli della Kaviar Gauche, Pd e LeU, lo avranno capito. Non puoi angariare milioni di giovani con disoccupazione, precariato, partite Iva, vauchers, Cocopro et similia, terrorizzare il Paese con i mantra Europa, Debito, Mercato, sperando di farla franca: prima o poi il conto arriva, ed è sempre salato. Ben lo sa, ad esempio, il defunto Psi, Partito Scomparso In Fretta… Adesso che la classe politica ha celebrato il suo rito esistenziale occorre meditare su come procedere. Se lo sgrullino loro questo apparente cul-de-sac nel quale si sono infilati, non mi preoccuperei più di tanto: il Belgio è rimasto un anno e mezzo senza governo (c'era quello di transizione per gli affari correnti) e non è morto nessuno. Quindi inizino pure le ordalie interne, alleanze, fusioni, divorzi, tradimenti, rinneghi. San Pietro rinnegò il Cristo tre volte, non mi meraviglierei di alcunché: passata la sbornia elettorale bisognerebbe lasciare lavorare tutti in pace, augurandosi che sulla classe politica (che paghiamo molto affinché guidi il Paese) scenda lo Spirito Santo. Oltretutto siamo in stagione.

20 febbraio

Tra il 2006 e il 2016, gli italiani poveri (cioè quelli che non si possono permettere di mantenere uno standard di vita minimo), sono passati di 1,66 a 4,74 milioni. Pochi politici, tra quelli in gara attualmente, parlano di queste sofferenze umane. E nemmeno se ne discute a Bruxelles e a Francoforte, dove ci si preoccupa per le sofferenze bancarie. A due settimane dal voto la speculazione, sempre attiva in questi momenti, non ha ancora preso posizione sui possibili esiti: o si dà per scontato che non cambierà nulla (quindi Renzi/Berlusconi, come ora) o si crede che si ritornerà al voto tra qualche mese, quindi sarebbe inutile fasciarsi la testa ora. Questa calma non mi convince, però mi attengo ai fatti. 

13 febbraio

Tanto rumore per i 500.000 euro dei Pentastellati fingendo di non ricordare i 22,8 milioni di Lusi, segretario della Margherita, o i 40 milioni di Bossi e compagni, per non parlare degli impresentabili, da Berlusconi in giù. I media italiani sembrano non voler capire che tutto questo accanimento mediatico nei confronti del M5S serve soltanto a portare acqua al loro mulino. Ai seguaci di Di Maio non conviene reagire, basta sistemarsi in riva al fiume e attendere; comunque finirà il 4 marzo.

6 febbraio

I giovani sfiduciati, senza lavoro, poco motivati, sono facile preda del fascismo. Chiediamoci “perché” ci sono tanti giovani senza lavoro. Gli imprenditori privati vanno in Cina e in genere dove il lavoro costa meno, lo Stato italiano non ha più imprese proprie e non può crearne di nuove per limiti di bilancio. Ringraziamo chi ci ha messo in questa situazione.

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