Anno IX - Numero 10
Non è sufficiente parlare di pace. Bisogna crederci.
Eleanor Roosevelt

sabato 30 marzo 2024

Quali sono le professioni a rischio con l’intelligenza artificiale

La struttura industriale italiana potrebbe rallentare gli effetti dell’intelligenza artificiale sul lavoro. Tutte le professioni saranno interessate dall’IA. Ma quelle che richiedono livelli di istruzione medio-alti subiranno le conseguenze maggiori

di Aa. Vv.

Il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale degli ultimi anni ha alimentato un’ampia discussione sulla ricaduta della nuova tecnologia sulle nostre vite. Uno degli aspetti più dibattuti riguarda le conseguenze che potrebbe avere sul mercato del lavoro, rendendo obsolete alcune professioni e aumentando la produttività o la domanda per altre. È opinione comune fra gli esperti che l’impatto sia ancora limitato, ma destinato a crescere in futuro.
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venerdì 29 marzo 2024

Catherine Malabou: «L’AI è un’estensione logica della storia dell’intelligenza»

Cos’è l’intelligenza? E come cambia, se cambia, nella sua versione artificiale? 

di Marco Dotti

Apprendimento automatico, apprendimento profondo, chip cerebrale. L’intelligenza artificiale ha compiuto notevoli progressi negli ultimi anni, ma questa rapida evoluzione solleva altrettanti interrogativi etici ed esistenziali, oltre alle preoccupazioni per le sue implicazioni sociali.

Avremo ancora un lavoro domani? La nostra intelligenza sta diventando inutile e obsoleta? Le macchine prenderanno il nostro posto? Domande del genere, di solito, sottintendono già delle risposte. Ma non possiamo essere così ingenui da ascoltarle, perché come osservava sarcastico il sociologo Pierre Bourdieu, nelle sue Meditazioni pascaliane (Feltrinelli, 1997), «quel che accade oggi con l’Intelligenza Artificiale non è altro che la versione contemporanea di un vecchissimo problema politico.
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mercoledì 27 marzo 2024

Romania, inflazione alle stelle

La Romania è il paese con il più alto tasso d’inflazione dell’Unione Europea, che a gennaio ha raggiunto il 7,3% su base annua. Nonostante la crescita delle retribuzioni, per mantenere una vita dignitosa oggi bisogna spendere il 40% in più rispetto a soli tre anni fa

di Mihaela Iordache

Se si dovesse chiedere ad un cittadino romeno come vanno le cose nel suo paese, è probabile che inizierebbe illustrando la situazione economica sempre più difficile, che lo costringe a fare sempre più calcoli e strategie, almeno quando si tratta di fare la spesa giornaliera. Vi parlerà poi della guerra al confine, in Ucraina, e dell’attuale anno elettorale presentando non poche critiche verso la classe politica romena.
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L’Ucraina e la quadratura del cerchio del presidente Macron

Come definire l’invito di Emmanuel Macron a non escludere l’invio di truppe occidentali in Ucraina? È una conversione sulla via di Damasco per un presidente che ha coltivato a lungo il dialogo con Vladimir Putin, sostenendo che la Russia non dovesse essere umiliata e, fino a poco tempo fa, ripeteva costantemente che la Francia non era in guerra con la Russia? Potrebbe essere. Ma nulla è meno certo

di Olivier Dupuis

Il momento non è casuale. Le elezioni europee si avvicinano e i sondaggi non promettono niente di buono. Il partito del presidente si attesta al diciotto-diciannove per cento, quattro punti in meno rispetto al 2019, mentre il Rassemblement National di Marine Le Pen dovrebbe guadagnare cinque o sei punti, arrivando al ventotto-ventinove o addirittura al trenta per cento. Se i risultati elettorali dovessero rispecchiare più o meno queste previsioni, le conseguenze in Francia sarebbero relativamente limitate, a tre anni dalle prossime elezioni presidenziali, viste le caratteristiche del sistema istituzionale francese.
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martedì 26 marzo 2024

La statalizzazione della responsabilità di impresa

L’idea di fondo è che le imprese debbano essere forzate a perseguire obiettivi che vanno ben oltre la loro responsabilità stretta

di Istituto Bruno Leoni 

Si è conclusa (il 18 marzo, n.d.r.) la consultazione pubblica organizzata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in merito allo schema di recepimento della Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd), relativa agli obblighi di redazione dei bilanci di sostenibilità da parte delle aziende. La direttiva impone alle imprese di rilevare e divulgare informazioni relative alle loro attività e ai relativi impatti sulle persone e l’ambiente, in modo da canalizzare i capitali verso gli investimenti “sostenibili”. Sembra tutto ragionevole e utile a una maggiore trasparenza, ma dietro questa logica si nascondono rischi enormi.

Il primo rischio riguarda le modalità e i criteri adottati per il monitoraggio e la rendicontazione degli impatti delle attività delle imprese.

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Francia, canarino nella miniera del populismo fiscale

I problemi di bilancio non sono solo italiani. Non significa che siano meno gravi, ma con una Germania in crisi esistenziale e una Francia che sta rapidamente scivolando nel populismo, che mina i conti pubblici, la reintroduzione del Patto di Stabilità della Ue, con la stretta fiscale prevista per fine anno, rischia di essere un detonatore

di Mario Seminerio

Nel 2023, il rapporto deficit-Pil della Francia è stato del 5,5 per cento, contro attese per un valore di 4,8 per cento. Il dato giunge a sorpresa ed è causato, secondo l’interpretazione del ministro delle Finanze, Bruno Le Maire, da un minore gettito d’imposta per 21 miliardi di euro.
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Dal caso Ferragni al Ddl “Beneficenza”: serviva una nuova legge?

Il Codice del consumo sancisce il divieto di pratiche commerciali ingannevoli. Il divieto comporta, tra le altre cose, che deve esserci chiarezza su ogni elemento connesso alla vendita. A queste norme, si aggiungono il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale elaborato dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria e le recenti linee guida dell’Agcom relativamente agli influencer “professionali”, con il rischio di sovrapposizioni. Sarebbe bastato inserire espressamente nell’elenco delle pratiche commerciali ingannevoli, indicato dal Codice del consumo, la condotta di chi viola gli obblighi di trasparenza verso i consumatori per iniziative benefiche, anziché farne oggetto di un autonomo provvedimento

di Vitalba Azzollini

La regolazione non dovrebbe seguire la scia degli impatti emozionali che episodi di attualità suscitano nell’opinione pubblica. Ma a volte è proprio così che si legifera in Italia. Il disegno di legge “Beneficenza” – volto a disciplinare le ipotesi di iniziative benefiche connesse alla vendita di prodotti – pare esserne l’ultimo esempio.
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La prudenza delle banche centrali

Perché le banche centrali sono così riluttanti a tagliare i tassi d’interesse? Semplicemente perché l’economia tradizionale è incapace di prevedere il futuro in un mondo caratterizzato dal susseguirsi di crisi: dalla pandemia al protezionismo, alle guerre

di Rony Hamaui

Il 21 marzo la Banca nazionale svizzera ha abbassato inaspettatamente il suo tasso guida di 25 punti base, portandolo all’1,5 per cento, dopo che a febbraio l’inflazione nella Confederazione elvetica era scesa all’1,2 per cento. È la prima banca centrale di un paese sviluppato a ridurre i suoi tassi ufficiali. Tuttavia, la Svizzera è un paese particolare, in eterna lotta con una moneta che continua a rivalutarsi, dove il picco di inflazione raggiunto nell’agosto del 2022 si è attestato al 3,5 per cento e da molti mesi viaggia sotto la soglia del 2 per cento.
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giovedì 29 febbraio 2024

Pista di bob, l’ennesimo orrore di Milano-Cortina 2026

Partiti all’improvviso i cantieri con l’abbattimento di cinquecento larici secolari. Per un impianto che rischia di non vedere mai la luce

di Luca Pisapia 

Uno al minuto. Nel giro di qualche ora a Cortina, su un area di poco più di due ettari di terreno, sono stati abbattuti quasi cinquecento larici. La maggior parte alberi secolari. Il tutto per far posto all’impianto sportivo che ospiterà le gare di bob, skeleton e slittino per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. O meglio, il tutto per fare posto all’ennesimo scempio economico, sociale e ambientale.

Perché non è assolutamente detto che l’impianto sarà pronto per l’inizio dei Giochi. Anzi, con tutta probabilità non lo sarà. E soprattutto non è detto che il Cio (Comitato Olimpico Internazionale) che aveva chiesto – per non dire preteso – che le gare di bob fossero ospitate all’estero, approvi l’impianto.
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mercoledì 28 febbraio 2024

Germania, qual è il programma di Sarah Wagenknecht per le elezioni europee?

Nella bozza del programma elettorale per le europee del Bündnis Sahra Wagenknecht (Bsw) l’Europa viene definita “colonia digitale” degli Stati Uniti, si rifiuta con forza l’adesione dell’Ucraina, si chiede di non proibire i motori a combustione e di riprendere le importazioni di gas russo

di 

Il Bündnis Sahra Wagenknecht (Bsw) in caso di vittoria elettorale intende sforbiciare l’Unione Europea e tra le altre cose, smantellare l’attuale politica di protezione del clima. Ad esempio, lo scambio di certificati di CO₂ deve essere abolito. “Questo scambio di certificati è del tutto inadatto a raggiungere gli obiettivi di politica climatica”, si legge nella bozza del programma elettorale europeo del nuovo partito, resa disponibile anche allo Spiegel.
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Il cambio di rotta di von der Leyen e il baricentro Ue spostato sempre più a est

Se la presidente della Commissione europea fosse confermata per un secondo mandato, la sua agenda politica sarebbe orientata più su sicurezza e difesa in funzione anti russa. In questo nuovo quadro politico, la Polonia e i Paesi Baltici potrebbero aspirare a ruoli di peso

di Matteo Fabbri

A margine del Consiglio federale dei cristiano-democratici tedeschi (Cdu) di qualche giorno fa a Berlino, Ursula von der Leyen ha annunciato che intende ricandidarsi per un secondo mandato alla presidenza della Commissione europea. La decisione è stata «consapevole e ben ponderata». L’ufficialità dovrebbe arrivare durante il prossimo congresso del Partito Popolare europeo che si terrà a Bucarest il 6 e il 7 marzo. La presidente della Commissione europea affronterà una sfida diversa rispetto a cinque anni fa. Stando ai sondaggi potrebbe prefigurarsi nuovamente una maggioranza di centro con socialisti e liberali ma l’ascesa dei partiti nazionalisti e della destra è un fattore che non può essere trascurato.
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martedì 27 febbraio 2024

Reddito di cittadinanza, i numeri di un’esperienza chiusa

Quanti e chi sono stati i beneficiari del Reddito di cittadinanza? Un’analisi della misura eliminata dal governo per capire l’area geografica di residenza, la cittadinanza di chi lo ha richiesto e la presenza o meno di minori e disabili in famiglia

di Massimo Baldini e Stefano Toso

Con il primo accredito mensile dell’Assegno di inclusione, avvenuto il 26 gennaio, può dirsi definitivamente conclusa l’esperienza del Reddito di cittadinanza (che diventa Pensione di cittadinanza se in famiglia tutti hanno almeno 67 anni), la misura di politica attiva del lavoro e di contrasto della povertà in vigore dall’aprile 2019 al dicembre 2023. A prenderne il posto sono ora il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) e l’Assegno di inclusione (Adi).

È ancora presto per avere un quadro attendibile dell’impatto delle nuove misure, anche se i primi dati sembrano confermare le previsioni di una notevole riduzione nel numero di beneficiari rispetto al Rdc.
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Nuovi Btp Valore: non sono una fregatura, ma per non rischiare è meglio altro

Prima i Btp Futura, poi i Btp Valore e magari l’anno prossimo tireranno fuori un altro nome, che ugualmente non significa nulla. O addirittura serve a mettere in sordina figuracce passate. Vedi i Futura in perdita di un 33% in termini nominali rispetto al prezzo di sottoscrizione

di Beppe Scienza*

Nella sostanza, sono sempre titoli di Stato a tasso fisso con soltanto qualcosetta di diverso: cedole crescenti, un premiolino per chi li tiene fino al rimborso, modestissimi interessi aggiuntivi al verificarsi di determinati eventi ecc. È successo spesso, pure per la nuova emissione del Tesoro di Btp Valore 2023-28, partita il 2 ottobre. Ed è rimasta invariata persino l’antipatica regola di comunicare i tassi definitivi solo “dopo” la chiusura del collocamento per i risparmiatori che vengono quindi costretti a comprare a scatola chiusa, mentre gli investitori istituzionali possono decidere in condizioni di informazione completa.
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Nodo immigrazione: tentativo di governo per Biden, campagna elettorale per Trump

Donald Trump critica il disegno di legge sull’immigrazione senza leggerlo, preferendo sfruttare il tema per fini elettorali, e ostacolando il progresso legislativo attraverso la sua influenza. Il nuovo articolo di Domenico Maceri sulla politica statunitense

di Domenico Maceri

«È un pessimo disegno di legge per la sua carriera». Così Donald Trump ha commentato l’intesa sull’immigrazione guidata da James Lankford, senatore repubblicano dell’Oklahoma, preparata in cooperazione con Kyrsten Sinema, senatrice indipendente dell’Arizona, e Chris Murphy, senatore democratico del Connecticut. Trump non aveva nemmeno letto la bozza del disegno di legge, ben 370 pagine di testo, ma aveva bocciato l’iniziativa perché vuole usare il caos al confine col Messico nella campagna elettorale. L’ex presidente vede l’immigrazione come punto debole di Joe Biden e non vuole parlare di soluzioni che potrebbero aiutare il suo probabile rivale alle presidenziali di quest’anno.

La bozza sull’immigrazione consisteva in realtà di un pacchetto di 118 miliardi di dollari che includeva anche fondi per l’Ucraina, Israele e alcuni Paesi dell’Asia.
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venerdì 23 febbraio 2024

Breve storia della nostra inerzia

Ha una lunga storia l’inerzia. Lunga e accidentata. Tutta da scrivere. Non è soltanto un oggetto d’analisi o un tema di riflessione. L’inerzia ci compete. Ci siamo dentro, ne siamo parte. I suoi molti nomi (accidia, malinconia, noia, apatia, e l’ultima delle sue figure, “la stasi ad alta velocità” di cui parla il sociologo Hartmut Rosa), la sua ipotetica storia, sono tra i miei pensieri impazienti fino all’assillo

di Maurizio Ciampa

Insediata da sempre nel recinto dell’esperienza umana, l’inerzia compendia i suoi umori corrosivi, i fantasmi di dissoluzione, le rovinose abulie. È la faglia instabile su cui si accumulano scorie d’esistenza, ombre e spettri di vita mancata, voci smarrite di flebili narrazioni, che, in fitta schiera, s’intrecciano, s’ingarbugliano lungo l’asse del tempo, s’arruffano in una sgangherata algebra dello spirito vinto. Dove l’uomo disegna con vigore progettuale e fervida frenesia fondativa, il suo profilo di vita, lì attorno, consumato il loro slancio, si gonfiano le “acque sporche e morte” dell’inerzia, la sua “palude”.

Suoi abili cacciatori erano i monaci del deserto nei primi secoli dell’era cristiana.
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giovedì 22 febbraio 2024

Produzione di auto, la Francia non ride

Il divario tra immatricolazioni e produzione resta il punto centrale in paesi come Francia e Italia: i veicoli a minore prezzo e marginalità migrano verso i paesi emergenti. Nessuno, in questo scenario, può dirsi al riparo da future erosioni di produzione da delocalizzazione

di Mario Seminerio

Mentre in Italia proseguono le lamentazioni contro Stellantis e il suo azionista italiano Exor, al di là delle Alpi c’è chi ha pensato di verificare i numeri e la situazione, per capire quanto c’è di vero nella posizione italiana. Sta prendendo piede, a fini di dibattito politico, una metrica industriale: la differenza tra produzione nazionale e immatricolazioni.
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mercoledì 21 febbraio 2024

Romania e fondi comunitari: un paese in costante ritardo

Dal 2007, anno dell’ingresso della Romania nell’Unione Europea, nel paese sono affluiti oltre 62 miliardi di euro Ue. Sarebbero potuti essere di più, ma lo stato romeno non è riuscito ad attirarli tutti. Perché?

di Laura Popa

Nel gennaio 2007, quando la Romania ha festeggiato la sua adesione all’Unione europea, oltre la metà della popolazione nel paese non aveva fognature, il rapporto Pil/pro capite era inferiore alla metà della media europea e il salario netto medio era di 1042 lei (circa 210 euro, n.d.r.). Il paese guardava con fiducia al progetto europeo (il livello di fiducia nell'Ue nel 2007 era al 75%) e con speranza alle decine di miliardi di Euro comunitari destinati a strade, acqua, fogne, scuole e ospedali. La Romania sognava di essere un paese moderno.

Sedici anni dopo, il Pil pro capite della Romania è vicino a quello di Ungheria e Polonia, il salario netto medio ha raggiunto i 4593 lei [920 euro] e nel paese sono affluiti più di 62 miliardi di Euro dall'Unione europea.
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martedì 20 febbraio 2024

Il tallone d’Achille di Joe? Bibi, non l’età

La scelta, il 5 novembre, sarà tra la terza guerra mondiale e la seconda guerra civile”. Contro il primo scenario, cioè Joe Biden, e contro il secondo scenario, cioè Donald Trump, propone la sua agenda pacifista e radical il candidato presidenziale Cornel West

di Guido Moltedo

Zero possibilità di diventare un’alternativa realistica ai due principali sfidanti, eppure il grande filosofo e attivista nero è da prendere sul serio. Se non come candidato, certamente come portatore di un messaggio che l’America progressista farebbe bene ad ascoltare. Come quando, al termine di una bella intervista con Stephen Sackur della BBC, fa una disamina molto severa dell’attuale amministrazione, specie della sua politica internazionale, per concludere con l’allarme di una terza guerra mondiale, con Biden rieletto, o di una nuova guerra civile, con Trump presidente.

Nessuno dei due scenari si realizzerà in termini così netti, eppure è lo stesso Biden a evocare spesso la catastrofe democratica se sarà eletto il suo rivale, presentando il voto di novembre come un referendum sulla democrazia stessa.
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martedì 13 febbraio 2024

Le privatizzazioni spiegate a Giorgia Meloni

Riuscirà Javier Milei a compiere il miracolo di vendere ai privati, totalmente, le aziende pubbliche argentine male amministrate? In attesa di conoscere la risposta, sulla stessa materia la nostra presidente del Consiglio agisce in direzione opposta: le eventuali cessioni (di solo quote di minoranza) non escluderebbero il controllo dello Stato

di Istituto Bruno Leoni

Il 12 febbraio, la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato il presidente dell’Argentina, Javier Milei. Speriamo che abbiano discusso di privatizzazioni, visto che entrambi i governi hanno in programma di cedere partecipazioni pubbliche. Solo che c’è una grande differenza: mentre l’Italia intende vendere quote di minoranza mantenendo però il controllo, la Casa Rosada vorrebbe restituire integralmente al mercato gli asset malgestiti dal pubblico.
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Argentina, la moneta fiscale contro Milei

In Argentina continua il momento d’incertezza economica conseguente le politiche immaginate da Javier Milei. L’ultimo disegno di legge ha perso per strada condono fiscale e aumento temporaneo delle tasse sulle esportazioni, ma è soprattutto la questione legate all'emissione di bocades” che lascia molto perplessi i mercati internazionali. E, purtroppo per gli argentini, non soltanto quelli   

di Mario Seminerio

La Camera dei deputati argentina ha approvato, con 144 voti favorevoli e 109 contrari, il cosiddetto disegno di legge omnibus (Dnu, Decreto de Necesidad y Urgencia) promosso dal presidente Javier Milei per un drastico cambio di rotta nella politica economia del paese. Il testo è stato fortemente depotenziato in conseguenza del braccio di ferro con l’opposizione visto che il partito di Milei, La Libertà Avanza, alla Camera dispone di circa il 15% degli eletti, e non arriva alla maggioranza assoluta neppure con i suoi alleati del cartello che fa capo all’ex presidente Mauricio Macri.
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Pensioni in Germania: quasi metà degli assegni sono inferiori ai 1250 euro al mese

Le piazze tedesche si riempiono di gente per manifestare contro le destre, e fanno anche bene, tuttavia è difficile immaginare la stessa mobilitazione di massa per protestare contro un fenomeno sociale così grave e pervasivo come la povertà in vecchiaia e le pensioni da fame in Germania

di Steven Geyer

L’inflazione sembra essere particolarmente dura per i pensionati: come mostrano i nuovi dati dell’Ufficio federale di statistica, quasi la metà dei pensionati in Germania prende meno di 1250 euro al mese. Le donne sono particolarmente colpite da questa situazione. Il politico della Linke Dietmar Bartsch chiede un ulteriore aumento delle pensioni alla luce di questi dati.

Quasi la metà dei pensionati tedeschi ha un reddito netto inferiore a 1250 euro al mese. È quanto emerge dai nuovi calcoli effettuati dall’Ufficio federale di statistica su richiesta del deputato della Linke Dietmar Bartsch, resi disponibili a Redaktions Netzwerk Deutschland (Rnd). Secondo questi calcoli, circa un pensionato su quattro prende meno di 1000 euro. Le donne sono particolarmente colpite.

Secondo l’analisi straordinaria delle statistiche federali, 7,5 milioni di pensionati in Germania hanno un reddito mensile inferiore ai 1250 euro.
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Come aiutare i Neet a rientrare nel mercato del lavoro

I Neet in Italia sono tanti e tra di loro ci sono soprattutto giovani disoccupati di lungo periodo e scoraggiati. Coinvolgere queste persone nelle politiche attive non è però facile. In Germania ci sono riusciti con un programma ben definito

di Francesco Giubileo

Nel 2022, secondo i dati Eurostat, l’Italia si trovava al secondo posto in Europa, dietro solo alla Romania, per il più alto tasso di Neet (not in education, employment or training) tra i giovani (15-29 anni). Si tratta di un problema cronico: la quota di giovani che non studiano, non lavorano o non seguono corsi di formazione è sempre stata molto elevata nel nostro paese.

Dalla semplice lettura dei dati appare evidente come il programma Garanzia giovani, avviato nel 2014 proprio per contrastare il fenomeno, non abbia ottenuto i risultati sperati.
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lunedì 12 febbraio 2024

Meta won't recommend political content on Threads

Meta has made sweeping changes its Facebook and Instagram algorithms to focus more on elevating viral entertainment videos over polarizing news and politics content in the past few years. Politics and hard news are inevitably going to show up on Threads or Instagram too but Meta not going to do anything to encourage those

di Sara Fischer

Meta will not "proactively recommend political content from accounts you don't follow" on Threads, the company said in a statement provided to Axios.

Why it matters: The policies, which are the same it currently uses to regulate political content on its Facebook and Instagram apps, fill in the details of how Threads and Instagram will handle political content as the election approaches.
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State sector employees tighten belts ahead of Lunar New Year

Employees take to social media to complain of unpaid wages, year-end bonuse

di Gu Ting

China's state employees say they are tightening their belts ahead of once-lavish Lunar New Year celebrations, amid backlogs of unpaid salaries and slashed bonuses at cash-strapped local governments and state sector companies.

The struggling economy has increasingly left governments and the public sector unable to pay bonuses and wages. It has also forced organizations to impose salary cuts where they might once have enjoyed generous perks and payouts.
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